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Le conseguenze sull’eco-progettazione di prodotti energivori

eco-progettazione
via depositphotos.com

di Marta Rossi

Rinnovabili.it) – Sappiamo bene quanto l’impatto ambientale di prodotti che consumano energia elettrica si concentri prevalentemente proprio nella fase di utilizzo del prodotto. In questa famiglia di prodotti, definiti energy-using products – rientrano ad esempio tutti gli elettrodomestici, caratterizzati da una vita lunga (mediamente 8/10 anni) e da assorbimenti di energia elettrica durante l’uso.

Se consideriamo ad esempio un elettrodomestico utilizzato in Italia, e calcoliamo la sua impronta di carbonio, circa l’80% degli impatti si concentreranno proprio sulla fase di utilizzo. Questo è dovuto alla prevalenza di fonti fossili nella produzione di energia elettrica in Italia.

Ottimizzazioni dell’impatto ambientale di questi prodotti significa quindi ridurre il consumo di energia durante l’uso. Le scelte “ecologiche” di progettazione sono state quindi finora incentrate solo sull’efficientamento dei consumi, trascurando l’ottimizzazione di materiali, processi e trasporti.

Ma qualcosa sta cambiando…

La nuova etichettatura energetica, in vigore da marzo 2021, spingerà i produttori di elettrodomestici a ridurre sempre di più nei prossimi anni l’assorbimento energetico dei prodotti in fase di uso. Per rendersi conto di quanto si ridurrà nei prossimi anni l’assorbimento di energia elettrica dei prodotti energivori, osserviamo la tabella. Un frigorifero in classe A+ con la vecchia etichettatura, oggi passa in classe E.

L’evoluzione nel tempo dell’energy grid mix spinto dalle nuove strategie comunitarie e nazionali orientate al green, porteranno l’Italia a produrre sempre in misura maggiore l’energia elettrica da fonti rinnovabili.

Includendo quindi nelle valutazioni di sostenibilità ambientale di prodotto:

lo scenario cambierà radicalmente e l’impatto ambientale di prodotti energivori, cambierà forma. La fase dei materiali, dei processi produttivi, così come il trasporto e la fase di smaltimento acquisteranno un peso sempre crescente. 

Si aprirà dunque una nuova fase per l’eco-design di questa tipologia di prodotti, che vedrà progettisti, designer ed esperti della sostenibilità confrontarsi con nuove soluzioni sfidanti: identificazione di materiali a basso impatto, altamente riciclabili, implementare strategie di trasporti sostenibili, definire ed intraprendere soluzioni di rigenerazione e aggiornabilità dei prodotti.

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