Una lampada LED che in 10 ore scompare e va ricreata. Il cappello di ghiaccio si scioglie lentamente cambiando la diffusione della luce durante la giornata
(Rinnovabili.it) – La lampada LED dei designer svedesi Siri Bahlenberg e Sofia Bergfeldt al posto del cappello sfrutta il ghiaccio per diffondere la luce. La settimana scorsa i due designer hanno presentato la lampada alla Stokholm Furniture Fair , suscitando molto interesse da parte dei visitatori per il sistema dinamico di diffusione della luce attraverso la massa d’acqua, un elemento naturale ed infinitamente riciclabile.
Durante la giornata la lampada LED di ghiaccio si scioglie lentamente e diventa una semplice lampadina da staccare ed inserire nell’apposito contenitore che va riempito d’acqua e congelato nuovamente. Il sistema fa sì che la luce cambi in base alle dimensioni dell’involucro di ghiaccio e non sia mai uguale a se stessa.
“Abbiamo voluto creare una rapporto tra cliente e prodotto, perché questa lampada abbia una vita continua il prodotto deve rinascere e bisogna impegnarsi per questo lavoro” spiegano i designer.
I designer fanno vedere che è opportuno collocare il contenitore da congelare sotto la lampada, in modo che il pavimento non si bagni e si possa riutilizzare la stessa acqua evitando un inutile spreco. L’intento è quello di inserire un elemento naturale all’interno delle abitazioni; la luce viene diffusa in modo tenue e dona un’atmosfera rilassante all’ambiente, come farebbe un camino, spiegano Bahlenberg e Bergfeldt.
Il contenitore è stato studiato per adattarsi alle dimensioni standard dei freezer e plasma la massa di liquido con una forma poligonale allungata dagli angoli arrotondati, adatta a far gocciolare l’acqua in un punto preciso. Perché la lampada si sciolga ci vogliono 10 ore e altre 10 ore per formare di nuovo il ghiaccio, un lavoro continuo che impegna chi la compra che si potrebbe paragonare alla necessità di innaffiare le piante. Una volta pronto il ghiaccio si avvita al sostegno come una normale lampadina.
“In un certo senso si tratta di un prodotto usa e getta perché scompare, ma si può mantenere l’acqua in modo che possa essere rifatto” raccontano i progettisti.