(Rinnovabili.it) – Si potrà visitare, da oggi al 3 maggio, la mostra “Goodesigne: the natural circle” sull’arredamento sostenibile ed il “design responsabile” a Cascina Cuccagna, nella parte sudovest di Milano.
La mostra si ispira al cradle to cradle e all’obiettivo rifiuti zero ed ospita opere di designer, imprese, scuole, enti ed associazioni in un percorso volto alla riflessione sui temi della sostenibilità, del rispetto delle persone, delle culture e dell’ambiente. Pensata come un percorso emozionale la mostra accompagna il visitatore in un viaggio che “racconta la complessità, l’armonia e la leggerezza” dell’arredamento sostenibile “dalla culla alla culla”.
“Goodesign – The natural circle” – spiega Alberto Zordan – il progetto poetico, che guarda alla natura come un modello di riferimento; il riciclo ed il recupero per generare nuove risorse e nuove materie prime; la sperimentazione di nuove tecnologie a basso impatto ambientale; le case history di alcune aziende “virtuose” che producono in maniera sostenibile.”
Tra i 47 espositori che presentano al pubblico milanese i loro pezzi di arredamento sostenibile: un gruppo di designer olandesi che esplorano il mondo della stampa 3d associata alle bioluminescenze ed ai materiali ad emissioni zero, l’azienda Boffi con la cucina Salinas disegnata dalla famosissima Patricia Urquiola che ha scelto un sistema di moduli e di materiali eco compatibili accostati insieme e la linea di cuscini Essent’ial in cellulosa lavabile ed idrorepellente.
La struttura abitativa MOCA in paglia e fango mostra le potenzialità di questi materiali ormai dimenticati nel campo dell’edilizia sostenibile mentre l’istallazione Mosaico Digitale impiega soluzioni d’avanguardia a basso impatto.
La mostra di design sostenibile è un dialogo tra natura ed ecologia e si pone come anello di congiunzione tra il Salone del Mobile e l’EXPO 2015, con una serie di eventi per confrontarsi e discutere su innovazione e soluzioni avanzate per la progettazione industriale a fronte della direttiva adottata dalla Commissione Europea su un modello di economia circolare.
