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Fotovoltaico organico e design d’interni: matrimonio efficiente?

In Finlandia il fotovoltaico organico ora può anche decorare l’interno delle case, e con la perovskite non gli manca nemmeno l’efficienza

Fotovoltaico organico e design di interni matrimonio efficiente

 

(Rinnovabili.it) – Grazie a componenti grafici decorativi e funzionali, che si possono stampare su pannelli solari flessibili, il fotovoltaico organico si sposa con il design di interni.  Merito del VTT Technical Centre della Finlandia, ideatore di questa strategia, un misto tra l’innovazione e la scelta di marketing. In sostanza, portando il solare nel regno del design di interni si aprono tutta una serie di possibilità per l’assorbimento di energia da illuminazione interna e l’alimentare di piccoli dispositivi e sensori.

 

I pannelli solari organici vengono prodotti in massa con il metodo “roll to roll” a una velocità che raggiunge i 100 metri di pellicola al minuto. Tapio Ritvonen, capo del team di VTT Research, spiega che lo strato fotosensibile e gli elettrodi vengono stampati su fogli di plastica e infine incapsulati in film protettivi.

I pannelli solari organici sono sottilissimi: appena 0,2 mm, compresi gli elettrodi e gli strati polimerici in cui viene raccolta la luce. Essi possono essere collocati su superfici interne o esterne, come le finestre e le pareti, aprendo nuove possibilità per i pannelli, che da oggetti funzionali assumono caratteristiche ornamentali.

 

Fotovoltaico organico e design di interni matrimonio efficiente-

 

I ricercatori hanno testato il processo stampando celle fotovoltaiche a forma di foglia. Duecento di esse creano un metro quadrato di superficie solare attiva. Una simile area permette di generare 3,2 ampere di energia elettrica con 10.4 watt di potenza a latitudini mediterranee.

Anche se sono convenienti da produrre, consumano poco materiale e sono flessibili e leggeri, i pannelli solari organici riciclabili hanno rendimento molto inferiore se paragonati ai pannelli tradizionali rigidi a base di silicio. Per migliorarne l’efficienza, i ricercatori stanno lavorando sull’introduzione, nel processo produttivo “roll to roll” di un elemento chiave che sta spopolando nel campo del fotovoltaico: la perovskite. I risultati che ottengono sono promettenti: le prime celle solari prodotte nel loro laboratorio hanno fatto registrare prestazioni circa cinque volte migliori rispetto alle tradizionali celle fotovoltaiche organiche.