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L’ecodesign in Europa vale un risparmio del 10% di energia primaria

La Commissione Europea ha pubblicato il report Ecodesign Impact Accounting, che misura gli impatti dell’ecodesign sui consumi energetici e i relativi risparmi.

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Nel 2030, l’ecodesign farà risparmiare lo 0,9% del pil UE

(Rinnovabili.it) – Martedì 20 dicembre la Commissione Europea ha pubblicato il report Ecodesign Impact Accounting, che misura gli impatti del settore, in particolare per quanto riguarda i consumi energetici e i relativi risparmi.

Il documento aggiorna i dati a nostra disposizione alla luce delle nuove norme comunitarie sui risparmi energetici applicati alla progettazione ecocompatibile e all’etichettatura energetica, fornendo i dati su come i nuovi protocolli abbiano abbassato i consumi energetici di diversi prodotti come lampadine, caldaie o lavatrici e in generale sui risparmi energetici globali e per singoli prodotti.

Il report mostra i miglioramenti complessivi apportati dall’ecodesign per quanto riguarda i consumi energetici: grazie alle nuove norme c’è stato un risparmio di energia primaria di circa il 10% e ciò ha comportato conseguenti impatti positivi sul clima e l’ambiente. Il totale dell’energia che siamo riusciti a risparmiare – spiega il documento – equivale alla quantità di energia eolica o idroelettrica che produciamo a livello comunitario. 

Quanto risparmio energetico ha raggiunto l’ecodesign in Europa?

Il documento racconta i risparmi energetici apportati ai 27 Stati dell’Unione dall’ecodesign nel 2020 e le proiezioni verso il 2030, paragonati a uno scenario senza le nuove misure recentemente introdotte (business as usual, BAU).

Nel 2020, grazie alla progettazione ecocompatibile e all’etichettatura energetica, guardando al paragone con uno scenario BAU, il risparmio energetico è stato del 10%, arrivando a 1039 TWh; nel 2030 arriverà al 18%, circa 1513 Twh.

Di conseguenza, grazie alle misure di ecodesign sono diminuite anche le emissioni, perdendo 9 punti percentuali rispetto a uno scenario BAU nel 2020; nel 2030 le emissioni di CO2 risparmiate saranno il 17%. Rispetto al 2019 abbiamo abbassato quindi le emissioni del 3,2% ed entro il 2030 arriveremo al 4,4%. Ma ci sono state significative riduzioni anche per gli altri gas climalteranti e inquinanti.

L’introduzione di misure di ecodesign nella produzione di lavatrici e lavastoviglie ha portato a notevoli risparmi idrici: nel 2020 si è consumata la metà dell’acqua potabile rispetto a uno scenario non BAU, per il 2030 il risparmio potrebbe arrivare al 61%.

Le nuove norme su stampanti e simili hanno invece portato a un risparmio di 0,23 milioni di tonnellate di carta nel 2020, il 15% della carta utilizzata. Quota che si confermerà anche nel 2030, quando la carta risparmiata rispetto all’utilizzo complessivo sarà 0,15Mt (a fronte di una riduzione del totale impiegato).

In generale, l’applicazione combinata delle misure di ecodesign ha comportato nel 2020 risparmi economici di 63 miliardi di euro, lo 0,4% del PIL europeo. Nel 2030 il dato arriverà allo 0,9%.

Le nuove norme hanno inoltre comportato un aumento dei ricavi commerciali, del 5% nel 2020 (+22 miliardi di euro) e del 6% nel 2030 (31 miliardi di euro): questi si tradurranno in un aumento dei posti di lavoro, quantificato a 323 mila nel 2020 e 433 mila nel 2030.

Ecodesign: vantaggi e risparmi energetici per le famiglie

Per quanto riguarda l’impatto di questi dati sulle famiglie europee, il report rileva che nel 2020 la media delle famiglie UE ha comprato 10 prodotti realizzati alla luce delle nuove norme: 4 erano sorgenti luminose, 4 prodotti elettronici. In generale nel corso dell’anno sono stati utilizzati 70 prodotti frutto degli interventi di ecodesign, di cui 30 relativi all’illuminazione e 25 elettronici.

Rispetto a uno scenario BAU, nel 2020 i consumi energetici si sono notevolmente abbassati, del 27% per quanto riguarda l’elettricità e del 6% per l’utilizzo di combustibili. Nel 2030 le misure di ecodesign potranno aver prodotto risparmi energetici per il 33% di elettricità e per il 12% di combustibili.

I benefici ambientali sono notevoli: nello scenario non BAU nel 2020 avevamo evitato 360kg per famiglia di emissioni di gas serra; nel 2030 potremo arrivare a 440 kg.

Cosa vuol dire questo in termini economici? Nel 2020 ogni famiglia ha risparmiato il 7% rispetto a uno scenario BAU, 198 euro. Nel 2030 la cifra salirà a 312 euro l’anno, l’8%.