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Ecodesign per le aspirapolvere, servono nuovi requisiti UE

La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sui requisiti di progettazione ecocompatibile per gli aspirapolvere

Ecodesign aspirapolvere
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Le nuove regole riguarderanno anche gli apparecchi wireless e robot?

(Rinnovabili.it) – Anche gli aspirapolvere venduti sul mercato europeo devono rispettare requisiti di efficienza energetica. Lo ha stabilito il regolamento comunitario 666/2013, fissando dei precisi parametri di riferimento per l’epoca. Al momento dell’entrata in vigore del provvedimento, le migliori tecnologie disponibili sul mercato garantivano un consumo specifico di energia di 1,29 Wh al metro quadro e un livello di potenza sonora nominale superiore a 83 dB. “Queste misure – spiega oggi la Commissione europea – hanno contribuito ad avere apparecchi più efficienti […], il che ha portato a notevoli risparmi energetici per i consumatori”.

Ma da allora sono passati ben 9 anni e la tecnologia ha fatto diversi passi avanti. Ecco perché l’Esecutivo UE è pronto oggi a metter mano al regolamento per definire nuovi requisiti per l’ecodesign delle aspirapolvere. E dopo la richiesta di prove d’impatto, tenutasi dall’8 marzo al 5 aprile di quest’anno, Bruxelles lancia una consultazione pubblica dedicata. L’iniziativa mira a valutare due elementi fondamentali: se includere anche gli aspirapolvere a batterie e quelli robot nel regolamento sull’ecodesign; e i nuovi requisiti per i materiali e la durata degli apparecchi.

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“Nel 2018 gli aspirapolvere senza filo/a batteria e robot (attualmente non disciplinati dalla progettazione ecocompatibile) rappresentavano il 12% dello stock nell’UE (37 milioni di unità)”, spiega l’UE. “E consumavano circa il 9% dell’energia elettrica totale” utilizzata da questo settore. “Si prevede che nel 2030 la cifra salga a 126 milioni di unità, responsabili del 40% del consumo energetico totale degli aspirapolvere”. Senza un intervento dell’UE, gli Stati membri fisserebbero ciascuno le proprie norme. Regole necessariamente diverse a causa della complessità degli aspetti tecnici, perturbando in tal modo il funzionamento del mercato interno.

 La consultazione è indirizzata a esperti e rappresentanti di tutte le parti interessate, come produttori di elettrodomestici, organizzazioni dei consumatori e ambientali e imprese coinvolte nella vendita al dettaglio o nella riparazione. Anche i rappresentanti statali, comprese le autorità nazionali, sono invitati a fornire il loro feedback. La consultazione si chiuderà il 30 giugno mentre il nuovo regolamento dovrebbe vedere la luce nella seconda metà del 2023.