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Da una startup scozzese la plastica biodegradabile intelligente

Mescolando i polimeri a batteri speciali, si ottiene una plastica biodegradabile in grado di autodissolversi a contatto con l’acqua di mare

plastica biodegradabile
Foto di John Cameron su Unsplash

Si aprono nuove frontiere per la plastica biodegradabile

Può esistere una plastica biodegradabile intelligente? Secondo la start-up scozzese EVA Biosystems sì. La giovane realtà di Edimburgo è andata molto vicina a una possibile soluzione interessante che potrebbe rappresentare un passo verso novità interessanti per l’industria. EVA è nata dall’Università della capitale scozzese e ha vinto un premio tra le innovazioni accademiche che le è valso un contributo in denaro di 50 mila sterline in totale. L’innovazione che ha ottenuto il riconoscimento è una plastica biodegradabile, in grado di autodistruggersi senza generare microplastiche. In pratica, è capace di evitare il problema che affligge gran parte degli oceani del mondo.

Una soluzione che protegge i mari

L’idea di EVA Biosystems è unica: si basa sull’aggiunta di batteri speciali ai polimeri, che permettono di rilevare l’ambiente circostante e attivare enzimi per la decomposizione del materiale. I batteri quindi sono capaci di intuire dove si trova il materiale e, in presenza d’acqua, si attivano per dissolverlo evitando la produzione degli odiosi frammenti microscopici che stanno penetrando in ogni organismo vivente.

“Stiamo tutti lottando contro l’inquinamento causato dalla plastica e, sebbene siano molte le persone che sviluppano plastiche biodegradabili, sono troppo costose e rappresentano solo circa l’1% della plastica mondiale”, ha affermato Alexander Speakman, fondatore di EVA Biosystems. “La nostra tecnologia funziona con le plastiche esistenti, rendendole abbastanza ‘intelligenti’ da decomporsi quando finiscono dove non dovrebbero, come nei nostri oceani o nelle discariche”.

Cosa aspettarsi dalla plastica biodegradabile intelligente

Questo sviluppo avviene in un momento in cui il settore alimentare e delle bevande è sotto esame per il suo impatto ambientale, in particolare per quanto riguarda la plastica monouso. Gli operatori del settore sono sempre più alla ricerca di alternative che siano in linea con la domanda di sostenibilità dei consumatori. La tecnologia di EVA Biosystems potrebbe rappresentare una opzione per le aziende che mirano a migliorare le proprie credenziali ambientali senza sacrificare le prestazioni. Ora la scommessa è passare dal laboratorio al mercato, uno scoglio su cui la gran parte delle innovazioni si incagliano.

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