Il packaging dei prodotti di largo consumo ha un impatto ambientale enorme. La corretta comunicazione in etichetta per lo smaltimento o una confezione sostenibile possono orientare le scelte del consumatore
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – Quasi tre milioni di tonnellate. Questo il peso del packaging dei prodotti di largo consumo in Italia nel 2019.
Al momento i Fridays for Future di Greta Thunberg sono in stand-by, ma la sostenibilità ambientale e la salute del Pianeta sono questioni indifferibili, anche se al momento le emergenze principali sono legate alla pandemia.
Una eredità positiva dell’attuale emergenza pandemica è la crescita della sensibilità ambientale e della consapevolezza dello stretto legame tra la salute dell’uomo e quella del Pianeta. La prima spinta in questa direzione arriva dai consumatori, diventati più informati e più esigenti, disposti anche a pagare di più un prodotto con un packaging sostenibile (il 74% dei consumatori che hanno partecipato a un sondaggio di Environmetal Leader). Il packaging è uno dei problemi da affrontare, perché ogni prodotto ha un incarto o un imballaggio che sommandosi, come abbiamo detto in apertura, genera una mole di rifiuti immensa. Molte aziende, soprattutto quelle di grandi dimensioni che hanno più risorse da investire in ricerca, hanno cominciato a studiare packaging totalmente riciclabili sia per accresciuta sensibilità ambientale che per banale scelta di marketing (ma l’importante è il risultato…) e andare così incontro alle richieste dei consumatori.
In concreto a che punto siamo su sostenibilità del packaging e su informazioni per lo smaltimento? Dallo studio dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy vediamo che solo il 24,5% dei prodotti alimentari presenti sugli scaffali della grande distribuzione riporta sulla confezione le corrette indicazioni per lo smaltimento del packaging e solo il 6,2% è incartato con materiale completamente riciclabile. Ma proviamo a essere ottimisti. Food Packaging Forum ha pubblicato un’indagine di Markets and Markets secondo la quale il mercato del packaging sostenibile crescerà del 42,8% entro il 2025. Un’azienda italiana che investe molto sulla sostenibilità è Vitavigor, che produce snack e grissini: è in procinto di lanciare la nuova linea di prodotti VitaPop con packaging di carta 100% riciclabile. Per Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor consumare green può essere utile all’ambiente, e anche «per i clienti è sempre più importante poter contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale anche nei piccoli gesti quotidiani, acquistando un prodotto con caratteristiche più sostenibili».
Stando ai dati di Osservatorio Immagino di GS1 Italy, l’acqua minerale è campione assoluto di riciclabilità del packaging dichiarato in etichetta (100%). La maglia nera è indossata dai piatti pronti (41,2%). «Comunicare al consumatore le informazioni sulla riciclabilità del packaging ne accresce la consapevolezza, ne orienta le scelte d’acquisto e aiuta nel corretto smaltimento dei rifiuti» sottolinea Samanta Correale, Business Intelligence Senior Manager di GS1 Italy.