Circuiti stampati più sostenibili, un obiettivo dal peso globale
In un momento come quello attuale, in cui gli effetti del riscaldamento globale vanno intensificandosi e gli eventi climatici estremi occupano sempre più spesso le prime pagine dei quotidiani, la pressione affinché il mondo industriale abbracci nuove strategie di sostenibilità è ormai una costante. Una pressione che tocca da vicino anche l’industria elettronica e, in particolar modo, la produzione dei circuiti stampati. Il motivo è facilmente intuibile. I circuiti stampati o PCB (dall’acronimo inglese di Printed Circuit Board) sono presenti in tutti i prodotti elettronici, dagli smartphone agli elettrodomestici, dalle apparecchiature mediche a quelle militari, fino alle automobili e ai sistemi di controllo dei processi industriali. Oggi, anche complice il rinnovo tecnologico, costituiscono il 10% in massa di tutti i RAEE generati a livello globale. Si stima che soltanto in Europa ogni anno raggiungano il fine vita circa 400.000 tonnellate di PCB.
Un volume consistente il cui completo riciclo rappresenta ancora una sfida per la moderna industria. Le pratiche messe in campo, infatti, sono per lo più finalizzate a recuperare i metalli ad alto valore aggiunto contenuti nei circuiti. Parliamo di rame, argento, platino, oro o nichel, che costituiscono circa il 30% del peso del dispositivo e che possono facilmente essere reimpiegati nella produzione di nuovi PCB. La frazione non metallica residuale, costituita da particelle di resina e fibra di vetro, non è altrettanto semplice da rilavorare, soprattutto con metodi di riciclo meccanico. Il loro destino più probabile è la discarica o la termovalorizzazione. In realtà non mancano studi e progetti finalizzati alla creazione di nuovi materiali leganti che possano essere facilmente riciclati o biodegradati, ma allo stato attuale i progressi sono fermi alla fase sperimentale.
La ricetta per la sostenibilità di NCAB Group
Come rendere, allora, i circuiti stampati più sostenibili? A rispondere è oggi NCAB Group, multinazionale svedese che lavora nel campo dal 1993 e che ha fatto della sostenibilità uno degli elementi chiave della propria strategia. Il gruppo, forte di un’esperienza ultra trentennale nel settore, sta portando avanti una strategia che abbraccia aspetti etici, sociali e ambientali sia in patria che in tutti i paesi in cui opera. Unendo la qualità tecnologica a temi essenziali come l’attenzione per le risorse, l’approvvigionamento sostenibile, la responsabilità sociale e la riduzione delle emissioni.
Uno degli obiettivi chiave della società è chiudere il cerchio. Ecco perché un team strutturato, operativo in diverse sedi aziendali e guidato dal direttore tecnico Jan Pedersen, sta portando avanti un progetto per la creazione di circuiti stampati più sostenibili, partendo proprio da un’analisi di applicabilità del concetto di circolarità nella produzione. Un’indagine a 360° sull’uso di materiali riciclabili e riutilizzabili, studiando le aziende produttrici di PCB che si concentrano sulla ricerca e sviluppo in questo campo. Ma anche dedicando una particolare attenzione alla fase iniziale di progettazione con lo scopo di ridurre il più possibile l’impatto dei circuiti stampati, razionalizzando l’uso dei materiali. D’altra parte un design ottimizzato significa meno rifiuti generati ma anche meno materie prime, acqua, prodotti chimici ed energia utilizzati, oltre a una migliore qualità del prodotto.
Sostenibilità e costo dei PCB, un legame solido
Uno degli elementi forse meno visibili è il legame tra sostenibilità e costi. Il Gruppo lo ha reso chiaro e tangibile analizzando i diversi cost driver e le modalità con cui gli stessi influiscono su ambiente, clima, emissioni, manodopera e uso delle risorse.
Nel dettaglio gli esperti di NCAB Group hanno suddiviso i fattori di costo in due categorie: “hard cost” in cui rientrano ad esempio elementi come lo spessore del rame, le dimensioni del circuito stampato, il numero di strati o l’ottimizzazione degli spazi sul pannello; “soft cost” che comprendono i costi di trasporto, quelli legati ad una mancanza/eccesso di informazioni, ad carenza di competenze, ecc. Per ogni fattore è stato individuato l’impatto sulla sostenibilità, identificando con precisione i benefici connessi ad una riduzione dei costi.
Un esempio su tutti, le dimensioni del circuito stampato: più piccolo è il PCB, minore sarà ovviamente la spesa. Ma avremo anche un minore uso di acqua, materiali e energia nella produzione, minori rifiuti nel caso si presentasse un difetto o il pannello dovesse essere scartato, e un impatto di CO2 più bassa legata al trasporto.
Da questo lavoro sono nate delle linee guida digitali disponibili online che, se impiegate nelle fasi iniziali del progetto, possono aiutare ad ottimizzare la spesa e diminuire l’impatto del prodotto finale. Rendendo così i circuiti stampati più sostenibili.
Comunicare e informare
Questa attenzione alle questioni ambientali e sociali da parte del Gruppo svedese affonda le radici nel passato dell’azienda e nella cultura “Green” che caratterizza i paesi del nord Europa. I progressi in tal senso sono messi nero su bianco ogni anno dal 2014 nel Rapporto di Sostenibilità, documento che illustra anche i target a lungo termine e le aree di interesse sul fronte ESG (Ambiente, Società, Governance) da cui partono le azioni concrete del Gruppo. Quali Azioni? Ad esempio quelle che qualificano tutte le fabbriche che producono i circuiti stampati di NCAB Group, sottoposte regolarmente ad audit di sostenibilità e di qualità. In questo modo per ogni stabilimento viene valutato il rispetto delle normative, il mix energetico, il consumo di energia e la gestione dei rifiuti, le quantità e la tipologia dei materiali utilizzati nei circuiti stampati, le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
Non solo. Ogni ufficio NCAB nel mondo sta portando il proprio contributo alla strategia di sostenibilità globale e in quest’ottica NCAB Group Italy ha lanciato la Giornata della sostenibilità. Creata per la prima volta nel 2022, l’appuntamento nasce per sostenere e diffondere la cultura della sostenibilità nel mondo dell’elettronica, creando un momento di condivisione e comunicazione. La giornata mira a far conoscere alle aziende della filiera il percorso del Gruppo, trovando elementi virtuosi comuni su cui fare leva per il futuro. La prima edizione ha avuto come focus le tre dimensioni – planet, people, profit – in cui si muove il concetto di sostenibilità e sui cui è imperniata la strategia di sviluppo di NCAB. L’edizione 2023 ha puntato i riflettori sul tema della circolarità nel mondo del circuito stampato, contando sulle testimonianze di Osai GreenTech, con il suo progetto di automazione per il recupero metalli preziosi da RAEE, e del Consorzio Erion Wee.
Articolo pubbliredazionale