di Tommaso Tetro
Il progetto ‘BioActiveMaterials’ per tutti i tipi di cibo
(Rinnovabili.it) – Niente plastica per conservare gli alimenti, continuando a mantenere il cibo fresco e più a lungo. Usiamo della carta bioattiva, nutriente e protettiva, che dopo l’uso può essere anche riciclata. E’ la soluzione innovativa presentata dal Fraunhofer institute for process engineering and packaging IVV e il Fraunhofer institute for interfacial engineering and biotechnology IGB. La carta, frutto del progetto ‘BioActiveMaterials‘, è stata messa a punto per fornire un materiale di base per la produzione di imballaggi tipici e funzionali. Ma c’è un trucco: è stata dotata di uno speciale rivestimento fatto da componenti di origine vegetale con additivi a base biologica. Per la precisione scarti proteici provenienti da colza, lupini, siero di latte e girasoli, addizionati con cera di api, di Candelilla e della palma carnauba.
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La formula di questo rivestimento – viene spiegato – offre stabilità a lungo termine e svolge più funzioni allo stesso tempo. “In primo luogo, le proteine agiscono come uno strato barriera all’ossigeno mentre le cere formano una barriera al vapore acqueo, impedendo, per esempio, alla frutta di seccarsi rapidamente – spiega Michaela Muller, responsabile del settore delle superfici funzionali e dell’innovazione dei materiali presso il Fraunhofer IGB. “In secondo luogo, gli additivi biobased hanno un effetto antiossidante e antimicrobico. In questo modo si evita che carne e pesce si deteriorino rapidamente. Nel complesso, il cibo ha una durata di conservazione molto più lunga. Anche le proteine nel rivestimento svolgono un ruolo specifico. Impediscono la permeazione dell’olio minerale dalla carta al cibo”.
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Questa carta bioattiva è un’alternativa agli imballaggi per tutti i tipi di cibo, dalla frutta alla verdura, dalla carne al pesce, ma anche formaggio e dolci. “I nostri imballaggi a base di carta sono adatti anche per merci che devono essere refrigerate, per esempio la carne. La funzione antiossidante rimane”, aggiunge Muller. Inoltre “il packaging può essere utilizzato anche per alimenti surgelati – afferma Cornelia Stramm, capo del dipartimento del Fraunhofer IVV – dopo l’uso, l’imballaggio viene collocato nel cestino della carta, il rivestimento è biodegradabile e non impedisce il processo di riciclaggio”.