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Da un monastero tedesco la birra in polvere che riduce packaging ed emissioni

birra in polvere
Foto di Timothy Dykes su Unsplash

Un birrificio monastico nei pressi di Monaco, in Germania, si è cimentato nella produzione della prima birra in polvere al mondo. Secondo quanto riportato da Loz Blain su New Atlas, basterebbe sciogliere i granuli in acqua per ottenere la bevanda, al momento prodotta solo in forma analcolica. 

L’innovazione, che di sicurò farà storcere il naso agli amanti della birra, potrebbe aiutare ad abbattere i costi del trasporto e le sue emissioni, alleggerendo notevolmente il peso del prodotto e del packaging.

La prima birra in polvere che parla tedesco

La birra in polvere è stata prodotta con il supporto tecnologico di Klosterbrauerei Neuzelle e un finanziamento del Ministero dell’Economia tedesco: al momento è disponibile soltanto la linea analcolica, che è stata preparata con i metodi tradizionali e poi trasformata in un granulato solubile che verrà lanciato sul mercato a metà di quest’anno per verificare la risposta dei consumatori. Qualora i consumatori dovessero rispondere bene, a breve dovrebbe partire la produzione di birra in polvere alcolica. L’idea è verificare la risposta del pubblico per poi concentrarsi sulle tecniche di produzione, abbandonando quelle tradizionali a favore di un processo compresso che riduca l’utilizzo di materie prime, lavoro ed energia. 

“I tempi sono maturi per mettere alla prova la produzione e la logistica della birra classica in considerazione del modo in cui trattiamo il nostro ambiente”, afferma il maggiore azionista di Neuzelle Helmut Fritsche. “Miliardi di litri di acqua vengono trasportati ai consumatori in tutto il mondo, perché la birra è composta fino al 90% di acqua. Dal punto di vista ambientale, stiamo già risparmiando sui trasporti, ma non ancora sull’uso delle risorse e sui costi di produzione.”

Obiettivo 1: superare le diffidenze dei consumatori

La priorità, per una commercializzazione efficace della birra in polvere, è superare le diffidenze dei consumatori. La strategia di Neuzelle Helmut Fritsche è non partire dal pubblico tedesco, molto legato alla tradizionale bevanda bionda: “Sappiamo che i classici bevitori di Pilsner e tutti gli appassionati di birra artigianale, soprattutto in Germania, saranno inizialmente scettici sul nostro prodotto”, ha spiegato l’amministratore delegato di Neuzelle Helmut Fritsche Stefan Fritsche, “Non si tratta solo di portare un nuovo prodotto sul mercato, ma dell’interruzione del modello di business della birra. Pertanto, non vediamo il nostro gruppo target principale come il classico consumatore finale tedesco, ma i rivenditori globali, che non devono necessariamente avere conoscenza della birra, ma che possono rendere i granuli adatti all’applicazione del consumatore finale”.

I primi mercati su cui partirà la commercializzazione della birra in polvere saranno quelli asiatici e africani, dove trasportare merci è più costoso e probabilmente c’è meno affezione per il prodotto tradizionale.

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