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Bentu: quando i “calcinacci” diventano lampade sostenibili

La Recycle Series di Bentu riutilizza gli scarti da demolizione per creare lampade sostenibili dal fascino minimalista che valorizza le imperfezioni e le trasforma in opportunità

Bentu: quando i “calcinacci” diventano lampade sostenibili

 

(Rinnovabili.it) – Il 40% dei rifiuti che produciamo provengono dal mondo delle costruzioni, il gruppo di designer Bentu con la linea Recycle Series da una nuova vita ai poveri “calcinacci” destinati a rimanere decenni in discarica per trasformarli in lampade sostenibili dal design ricercato ed elegante.

I pezzi di arredamento realizzati con i materiali ottenuti dalla demolizione di edifici hanno il fascino minimalista che solo gli orientali sanno dare ai loro prodotti. Il gruppo di designer cinesi ha messo in evidenza la sostenibilità e le imperfezioni del materiale riciclato sono un valore aggiunto nelle lampade sostenibili di Bentu.

 

Bentu: quando i “calcinacci” diventano lampade sostenibiliLa serie Recycle comprende lampade da tavolo e da soffitto, squadrate e tondeggianti, che brillano nel buio lanciando un messaggio di attenzione all’ambiente e dimostrando che non c’è bisogno di materiali pregiati per avere un aspetto affascinante ed originale.

La perfezione del cubo è abbinata all’imperfezione della pasta di inerti e leganti di seconda mano ed il contrasto risulta elegante, ecofriendly ed indubbiamente non convenzionale. Il gruppo cinese già si è cimentato più volte nell’uso dei materiali da costruzione per realizzare oggetti di design, ad esempio con la U Concrete Lamp, riproposta anche in versione riciclata.

 

Una delle lampade da tavolo usa la diversa pesantezza della base in “calcinacci” e la parte alta in vetro per rimanere sempre in piedi, creando un oggetto “gioco” senza fili divertente.

L’interessante accostamento tra leganti ed inerti crea divertenti giochi cromatici e le lampade sostenibili della Bentu Recycle Series possono essere accostate scegliendo tra combinazioni di grigio, panna, rosso e beige da abbinare alle colorazioni del filo che le collega al soffitto.

 

I rifiuti provenienti dal mondo delle costruzioni contengono solfati che in condizioni anaerobiche si convertono in idrogeno solforato che dà un cattivo odore all’aria e si scioglie nell’acqua dopo che gli scarti di demolizione vengono bagnati dalla pioggia. Questo gas è velenoso ed una lunga esposizione è estremamente dannosa per l’organismo e in alcuni casi mortale.

Trovare nuovi usi per i materiali edili è molto importante e il gruppo cinese ha messo in luce le qualità estetiche dimostrando ancora una volta che gli “scarti” molto spesso sono opportunità.

 

Bentu: quando i “calcinacci” diventano lampade sostenibili

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