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Europarlamento: servono norme più severe per rendere le batterie sostenibili

I deputati della Commissione Ambiente chiedono di rafforzare le regole UE sulla progettazione, produzione e smaltimento delle batterie ricaricabili

batterie sostenibili
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 La posizione di Strasburgo sul nuovo Regolamento Batterie UE

(Rinnovabili.it) – L’Unione europea ha bisogno di batterie sostenibili. Dispositivi durevoli e sicuri, creati con materiali ottenuti nel pieno rispetto dei diritti umani e degli standard sociali ed ecologici. Ecco perché il 10 dicembre 2020 la Commissione europea ha proposto un nuovo Regolamento dedicato all’accumulo. Aggiornamento delle norme contenute nella Directive 2006/66/EC, il provvedimento nasce per garantire una maggiore sostenibilità e sicurezza delle batterie durante l’intero ciclo di vita.

Oggi la proposta dell’Esecutivo è in mano ai co-legislatori europei (Parlamento e Consiglio) che dovranno definire la loro posizione prima di accordarsi sul testo ufficiale del regolamento. E dalla Commissione Ambiente dell’Europarlmento arrivano già le prime richieste. I deputati europei hanno votato ieri la relazione che, se approvata dall’aula, definirà la posizione negoziale di Strasburgo. Il documento, adottato con 74 voti favorevoli, 8 contrari e 5 astensioni, concorda con l’approccio della Commissione di rivedere la legislazione attuale per tenere conto degli sviluppi tecnologici nei diversi settori. Inclusa l’introduzione di una nuova categoria di “batterie per mezzi di trasporto leggeri”, come le biciclette elettriche .

Come rendere le batterie sostenibili

Nel complesso, i deputati condividono anche la proposta di Bruxelles di introdurre nuovi standard per le batterie sostenibili. La bozza del regolamento Batterie propone infatti requisiti obbligatori per tutti i dispositivi di accumulo (industriali, automobilistici, per veicoli elettrici e sistemi portatili) immessi sul mercato dell’UE. Requisiti come l’uso di materiali di provenienza responsabile con un impiego limitato di sostanze pericolose, un contenuto minimo di materiali riciclati. E l’aggiunta dell’impronta di carbonio, delle prestazioni e della durata in etichetta.

In questo contesto parlamentari chiedono che, entro il 2024 le batterie dell’elettronica portatile e quelle dei veicoli elettrici leggeri siano progettate per essere rimosse e sostituite in maniera facile e sicura da parte di consumatori o di operatori indipendenti. I deputati insistono inoltre sulla necessità di valutare la fattibilità dell’introduzione di standard per caricabatterie comuni per una varietà di batterie.

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La relazione chiede che l’industria dell’accumulo segua standard di due diligence riconosciuti a livello internazionale lungo l’intera catena del valore. Ma soprattutto, alza gli obiettivi di raccolta dei rifiuti per le batterie portatili: al 70% entro il 2025, rispetto al 65% presente nella proposta originaria della Commissione europea; e 80% entro il 2030 rispetto al 70%. E introduce tassi minimi di raccolta per le batterie destinate ai mezzi di trasporto leggeri: 75% entro il 2025 e 85% entro il 2030.

“Per la prima volta nella legislazione europea, il regolamento sulle batterie stabilisce un insieme olistico di regole per governare l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla fase di progettazione al fine vita”, spiega la relatrice Simona Bonafè (S&D, IT). “Questo crea un nuovo approccio per aumentare la circolarità delle batterie e introduce nuovi standard di sostenibilità che dovrebbero diventare un punto di riferimento per l’intero mercato globale”.