Rinnovabili • aquipor Rinnovabili • aquipor

Da AquiPor i mattoni riciclati che filtrano gli inquinanti dall’acqua piovana

La tecnologia AquiPor crea mattonelle porose per la pavimentazione, che lasciano passare l'acqua piovana trattenendo gli inquinanti in superficie

aquipor
Credits: AquiPor

(Rinnovabili.it) – Una nuova generazione di materiali edilizi prodotti dal riciclo e a basso impatto ambientale. Ma soprattutto in grado di dare una mano proattiva all’ambiente e ridurre il peso della cementificazione. Sono i mattoni per pavimentazione di AquiPor Technologies, startup statunitense specializzata nelle “infrastrutture verdi di prossima generazione”. La giovane società sviluppa materiali da costruzione ingegnerizzati per la gestione delle acque piovane.

leggi anche Consumo di suolo, un problema agricolo e ambientale

Il prodotto di punta dell’azienda è una sorta di calestruzzo ottenuto a partire da minerali industriali e aggregati riciclati, facendo a meno del celebre ma energivoro cemento Portland. Il suo punto di forza? L’alto livello di porosità su scala nanometrica che lo rende permeabile all’acqua, unitamente alla durezza, che ne fa un’ottima superficie calpestabile. “La resistenza alla compressione del nostro materiale varia da 8.000 a 10.000 PSI e sarà adatta per carichi veicolari”, spiega la società. La tecnologia AquiPor consente a grandi quantità d’acqua di passare attraverso il materiale trattenendo in superficie lo sporco, i detriti e il particolato contenuto nello stesso defusso. La soluzione facilità in questo modo le successive operazioni di pulizia, evitando nel contempo problemi di intasamento registrati in altri tipi di infrastrutture verdi.

leggi anche L’architettura bioclimatica contro la desertificazione: l’esempio di Rambla Climate-House

Non solo. La tecnologia utilizzata per la produzione di questo calcestruzzo facilita i tempi di polimerizzazione. Questo vuol dire che, oltre ai vantaggi ambientali, anche la produzione ha migliori performance: i mattoni ottenuti nel processo essere rimossi dagli stampi dopo qualche ora e non richiedono, come avviene in genere, più giorni, coniugando produttività, vantaggi economici e basso impatto ambientale. Oggi la società sta portando avanti la ricerca in partnership con un produttore di calcestruzzo prefabbricato e ha avviato il primo progetto sperimentale su scala di quartiere. “Stiamo spostando i nostri prodotti nella fase di test e certificazione”.