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6 domande da porsi prima di scegliere un’imballo per alimenti

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Prima dell’acquisto di un imballaggio alimentare le questioni sono identiche per ogni professionista del settore della ristorazione. Per ciascuno, si tratterà di evitare ogni inutile spreco e, allo stesso tempo, di verificare le condizioni di un potenziale riciclo dell’imballo, al comfort e alla sicurezza dei consumatori

Ciò significa che occorre pensare al posizionamento della propria attività. Che si tratti di una pizzeria, un panificio, un fast-food, una gelateria-pasticceria, una macelleria o una enoteca… questi sono i principali punti di attenzione da tenere in considerazione :

Il prodotto è destinato per la consegna o l’asporto?

A seconda dell’opzione scelta, la risposta sarà diversa:

In entrambi i casi l’acquisto di imballaggi alimentari adeguati gioca un ruolo fondamentale, in particolare per forgiare la prima opinione del cliente.

Quali alimenti dovrà contenere l’imballo?

Si devono prendere in considerazione tutti i criteri specifici per il vostro piatto, vale a dire:

Per quali condizioni di trasporto?

Il momento del trasporto, da parte vostra o del cliente, concentra le difficoltà del settore del take-away. È qui che un ristoratore mette in gioco una parte della propria reputazione.

Per quale ritmo di servizio?

Più alto è il volume e la frequenza di vendita, più il personale è sottomesso ad un ritmo stressante che necessita di imballaggi alimentari semplici da assemblare e facili da tenere a portata di mano. Il tempo è prezioso, quindi meglio optare per formati semplici e minimalisti: facili da riporre, da afferrare, da maneggiare.

Per quale capacità di contenuto?

A quale prezzo acquistare l’imballaggio alimentare?

La questione dei costi è ovviamente inevitabile per una corretta gestione contabile dell’attività. A partire dall’equazione prodotto/imballaggio, in effetti, non si penserebbe mai di scegliere un imballaggio lussuoso per presentare delle patatine che verranno consumate in pochi minuti.

Ma per altri piatti di fascia media può sorgere la domanda. La sfida consiste nel far coincidere il prezzo che si investe per un contenitore con l’alimento che questi dovrà contenere con un’attenzione costante per evitare costosi e poco ecologici sovrimballaggi inutili, sempre meno apprezzati dai consumatori.

Il budget di acquisto deve quindi considerare l’impatto in termini di utilizzo, ambientale e d’immagine senza limitarsi alla semplice considerazione economica.

L’offerta commerciale dell’azienda RETIF 

Tutte queste riflessioni prendono in considerazione la tipologia della pietanza, il suo volume, la sua durata di vita, lo scopo del prodotto confezionato (da offrire, da condividere o consumare sul posto) e la capacità dell’imballo ad essere ricliclato o composto.

Scelte in apparenza facili da gestire per un commerciante ma che implicano una costante ricerca di nuovi imballi da adattare ai prodotti e quindi, del tempo che non viene dedicato alla produzione.  

Tramite il proprio sito di vendita online, RETIF propone in un unico e-commerce una grande pluralità di formati e un’aggiornamento costante dell’offerta d’imballaggi per alimenti, aspetti fondamentali che semplificano la vita quotidiana dei ristoratori evitando il ripetersi delle ricerche di prodotti, il moltiplicarsi dei fornitori e di conseguenza del numero di consegne.

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