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6 domande da porsi prima di scegliere un’imballo per alimenti

L'acquisto di imballaggi alimentari adeguati gioca un ruolo fondamentale per le aziende

imballo alimenti

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Prima dell’acquisto di un imballaggio alimentare le questioni sono identiche per ogni professionista del settore della ristorazione. Per ciascuno, si tratterà di evitare ogni inutile spreco e, allo stesso tempo, di verificare le condizioni di un potenziale riciclo dell’imballo, al comfort e alla sicurezza dei consumatori

Ciò significa che occorre pensare al posizionamento della propria attività. Che si tratti di una pizzeria, un panificio, un fast-food, una gelateria-pasticceria, una macelleria o una enoteca… questi sono i principali punti di attenzione da tenere in considerazione :

Il prodotto è destinato per la consegna o l’asporto?

A seconda dell’opzione scelta, la risposta sarà diversa:

  • Per la consegna, l’imballaggio sarà il primo contatto del cliente con la vostra azienda e la sua sensibilità ambientale. Dovrebbe quindi essere la vetrina del marchio grazie al suo design e ai suoi materiali adatti a mantenere intatto l’alimento anche per lunghi tragitti.
  • Nel caso delle vendite da asporto, il cliente recupera direttamente nel luogo di produzione il proprio cibo, in questo caso occorre lavorare sulla coerenza tra il concetto del punto vendita e il packaging scelto per mantenere un’immagine coerente.

In entrambi i casi l’acquisto di imballaggi alimentari adeguati gioca un ruolo fondamentale, in particolare per forgiare la prima opinione del cliente.

Quali alimenti dovrà contenere l’imballo?

Si devono prendere in considerazione tutti i criteri specifici per il vostro piatto, vale a dire:

  • Temperatura: È caldo? Freddo? Deve essere riscaldato al forno o al microonde prima di essere consumato?
  • Stoccaggio: Se il prodotto deve essere conservato in frigorifero o nel congelatore, scegliere materiali resistenti all’umidità. Questo è il caso della bagassa (materiale derivato dalla canna da zucchero) e dell’alluminio. Se si desidera conservare il calore per un prodotto takeaway o da consegnare, scegliere un cartoncino con ondina oppure rivestito in alluminio. Considerare se l’eventuale condensa può influire sul prodotto e sul contenitore.
  • Umidità: Se il prodotto che si desidera trasportare contiene acqua (tipicamente verdure crude), prestare attenzione alla rigidità e all’impermeabilità dell’imballaggio. Scegliere un cartone rivestito o realizzato in bagassa.
  • Grasso o secco? Per un alimento grasso, la vigilanza sarà particolarmente importante. Esistono diverse opzioni: una carta o un sacchetto cerato, un cartone rivestito con un sottile strato di PLA (polilattato) o un cartone bio-laccato riciclabile al 100%.
  • Preconfezionati o meno: Una domanda spesso dimenticata: il pasto sarà preconfezionato oppure no? Se preconfezionato, è d’uso utilizzare una finestra trasparente per valorizzare il contenuto. Il cellophane biodegradabile sarà apprezzato per sacchetti preconfezionati di cioccolatini, caramelle e altre prelibatezze da esporre su scaffali self-service.
  • Conservazione dell’integrità. L’imballaggio deve preservare l’aspetto e la cura che si riserva agli alimenti quando lasciano la cucina. Un imballo di cartone è efficace per proteggere e tenere in posizione l’alimento, così come uno realizzato in polpa di canna.

Per quali condizioni di trasporto?

Il momento del trasporto, da parte vostra o del cliente, concentra le difficoltà del settore del take-away. È qui che un ristoratore mette in gioco una parte della propria reputazione.

  • Se i prodotti confezionati sono impilati, la questione del materiale è fondamentale. L’imballaggio principale, posizionato sul fondo, sarà rigido, in modo da non collassare sotto il peso degli altri contenitori.
  • È probabile che il vostro piatto venga urtato? Se viene trasportato in bicicletta il contenitore può essere danneggiato, per questo è importante scegliere un cartone o/e delle carte avvolgenti di elevata grammatura.
  • Se la pietanza è calda o congelata (tipicamente il gelato), si consiglia il cartone ondulato con rivestimento in alluminio all’interno o la bagassa, oltre a l’utilizzo di borse e custodie termo-isolate.
  • Se la pietanza è liquida o contiene olio, meglio scegliere un barattolo o un contenitore chiuso ermeticamente da un coperchio (NB spesso venduti in opzione).

Per quale ritmo di servizio?

Più alto è il volume e la frequenza di vendita, più il personale è sottomesso ad un ritmo stressante che necessita di imballaggi alimentari semplici da assemblare e facili da tenere a portata di mano. Il tempo è prezioso, quindi meglio optare per formati semplici e minimalisti: facili da riporre, da afferrare, da maneggiare.

Per quale capacità di contenuto?

  • Si tratta di un piatto tradizionale? Di un prodotto voluminoso, un’insalata verde?
  • Quale peso deve essere considerato in relazione alla porzione usuale o raccomandata?

A quale prezzo acquistare l’imballaggio alimentare?

La questione dei costi è ovviamente inevitabile per una corretta gestione contabile dell’attività. A partire dall’equazione prodotto/imballaggio, in effetti, non si penserebbe mai di scegliere un imballaggio lussuoso per presentare delle patatine che verranno consumate in pochi minuti.

Ma per altri piatti di fascia media può sorgere la domanda. La sfida consiste nel far coincidere il prezzo che si investe per un contenitore con l’alimento che questi dovrà contenere con un’attenzione costante per evitare costosi e poco ecologici sovrimballaggi inutili, sempre meno apprezzati dai consumatori.

Il budget di acquisto deve quindi considerare l’impatto in termini di utilizzo, ambientale e d’immagine senza limitarsi alla semplice considerazione economica.

L’offerta commerciale dell’azienda RETIF 

Tutte queste riflessioni prendono in considerazione la tipologia della pietanza, il suo volume, la sua durata di vita, lo scopo del prodotto confezionato (da offrire, da condividere o consumare sul posto) e la capacità dell’imballo ad essere ricliclato o composto.

Scelte in apparenza facili da gestire per un commerciante ma che implicano una costante ricerca di nuovi imballi da adattare ai prodotti e quindi, del tempo che non viene dedicato alla produzione.  

Tramite il proprio sito di vendita online, RETIF propone in un unico e-commerce una grande pluralità di formati e un’aggiornamento costante dell’offerta d’imballaggi per alimenti, aspetti fondamentali che semplificano la vita quotidiana dei ristoratori evitando il ripetersi delle ricerche di prodotti, il moltiplicarsi dei fornitori e di conseguenza del numero di consegne.