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CircThread studia la vita utile di elettrodomestici e sistemi energetici

Il progetto UNI “CircThread” propone una piattaforma di accesso ai dati sulle informazioni critiche sugli elettrodomestici al fine di prolungarne la vita utile

CircThread
Foto di Photo Mix da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Ogni volta che acquistiamo elettrodomestici, quanto effettivamente sappiamo della loro vita utile? Sappiamo fino a che punto saranno riparabili o quali parti potranno essere riutilizzate? Questo tipo di informazioni è essenziale per l’economia circolare, e spesso è possibile accedervi soltanto parzialmente: i dati risultano isolati, non organizzati in modo da poter essere il criterio prevalente di acquisto per il consumatore. 

CircThread è un progetto UNI che mira a superare questo gap, costruendo una piattaforma di accesso ai dati e uno Standardization Toolkit per identificare gli standard e i regolamenti relativi all’economia circolare già esistenti.

La normazione favorisce l’innovazione perché definisce il quadro di riferimento all’interno del quale si sviluppano i nuovi prodotti e mercati, diffondendo conoscenza e trasferendo tecnologia, in una rete di rapporti tra le imprese e la ricerca – afferma Giuseppe Rossi, Presidente UNI. Lo riportavano le Conclusioni del Consiglio UE su normazione e innovazione del 2008 e lo ha recentemente ribadito la Strategia europea per la normazione, affermando che la leadership europea nella normazione dipende dalla capacità di innovazione dell’ecosistema industriale (e viceversa). Partecipare ai bandi europei coinvolgendo ricercatori e innovatori e usare bene i fondi che li finanziano è necessario per fare progetti di innovazione da tramutare in pre-normazione e quindi in norme che aiutino le imprese e rispondano ai nuovi bisogni”.

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Mettere a sistema le informazioni sulla vita utile degli elettrodomestici

Il progetto verrà presentato oggi e domani durante la General Assembly di UNI, alla presenza di tutto il consorzio. CircThread è finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea e sarà dedicato alla ricerca e all’innovazione sulla vita utile di elettrodomestici e sistemi energetici, per mettere a sistema le informazioni disponibili ma non organizzate per essere utili agli utenti. 

La proposta è semplice: una piattaforma digitale che raccolga tutte le informazioni critiche per dare pieno accesso ai dati, organizzati in maniera tale da valorizzare le informazioni su vita, durabilità, riparabilità e riutilizzabilità delle parti.

Il metodo utilizzato è un Thread Circolare, da cui il nome del progetto: un filo digitale che disegni uno scenario in cui i flussi informativi sul ciclo di vita dei prodotti siano organizzati, tenendo dentro la vita delle componenti, dei materiali, delle sostanze, facendo attenzione alla circolarità nella catena dei prodotti, in quella del valore e in quelle del ciclo di vita dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. 

Collegare i dati ha lo scopo di creare una sorta di “passaporto” delle informazioni relative a ogni prodotto, di modo che possano essere scambiate. La piattaforma sarà attiva in Italia, Slovenia e Spagna, e i flussi di informazione sulla vita utile di elettrodomestici e sistemi energetici verranno in questo modo regolati da standard di gestione affidabili, definiti da UNI. 

La parola d’ordine è “standardizzare”

Come farlo? La parola d’ordine è: standardizzazione. 

In quanto coordinatore della parte relativa alla standardizzazione, UNI ha definito lo Standardization Toolkit, che verrà presentato in questi giorni. Si tratta di uno strumento di supporto all’utente per l’identificazione di standard e regolamenti sull’economia circolare: è a disposizione sia dei produttori sia dei consumatori, per fornire una scelta sulle pratiche da adottare per allungare il ciclo di vita utile degli elettrodomestici. 

Lo strumento servirà a capire meglio gli eventuali guasti, le esigenze di manutenzione, la gestione del fine vita o della sostituzione pezzi, ma anche ad avere una quadro d’insieme per valutare la circolarità delle aziende rispetto alla progettazione dei prodotti tanto quanto alla gestione dei rifiuti. 

Attraverso un quadro di accesso completo alle informazioni circa i materiali e le sostanze chimiche utilizzate in prodotti o componenti sarà possibile realizzare una reale tracciabilità e verifica di quanto siano sicuri: sono tutte informazioni che dovrebbero essere predominanti nella scelta d’acquisto. 

Secondo i propositi di CircThread la standardizzazione deve essere il volano tra la ricerca, l’innovazione e il mercato: i risultati della ricerca non devono essere fini a se stessi ma fare da garanzia per la costruzione di nuovi standard, come sollecitato dalla Commissione Europea in “Scoping study for supporting the development of a code of practice for researchers on standardisation”, lo studio sull’identificazione di buone pratiche da mettere a disposizione del mondo della ricerca per definire nuovi standard nei progetti Horizon 2020.