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Certificazione degli imballaggi e supporto reciproco: la nuova alleanza per la plastica

quanta plastica riciclata c’è nei prodotti
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(Rinnovabili.it) – “Uniti per una plastica sempre più riciclabile”: il motto scelto per la nuova alleanza chiarisce la finalità del patto tra CONAI, COREPLA, UNIONPLAST E IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo), unitesi per offrirsi mutuo supporto per le attività di sensibilizzazione e divulgazione di buone pratiche ma anche per individuare un nuovo schema di certificazione degli imballaggi.

Soddisfazione dal Presidente di CONAI Luca Raini, che ha commentato :“Un patto che dimostra nuovamente quanto sia importante favorire una seconda vita per gli imballaggi. Mettere insieme esperienze e competenze è essenziale per sviluppare strumenti concreti che aiutino le imprese del nostro Paese, sempre più attente a considerare il riciclo uno strumento chiave del passaggio a un vero modello di economia circolare”.

Gli ha fatto eco Giorgio Quagliuolo, presidente di COREPLA, secondo il quale la nuova alleanza è espressione dello sforzo di coordinamento dei diversi soggetti impegnati nell’affermare una cultura dell’economia circolare: “Con questo patto – ha spiegato – mettiamo a fattor comune non solo avanzati sistemi di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica ma anche una visione generale di lungo periodo che supporti le imprese nella ricerca di una progettualità di base improntata a standard di sostenibilità ambientale sempre più elevati e estesi a tutta la filiera produttiva”.

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Solo uniti possiamo costruire un’economia realmente circolare

C’è sempre più bisogno di ragionare di sostenibilità della plastica: lo sanno bene gli addetti ai lavori come i due consorzi nazionali e le associazioni UNIONPLAST e IPPR, che hanno scelto di coordinarsi per accrescere la potenza di fuoco delle attività di divulgazione scientifica, culturale e di ricerca che già, individualmente, animano, oltre che lavorare in sinergia per ideare un nuovo schema di certificazione della riciclabilità degli imballaggi.

Il presupposto che ha mosso l’unione delle quattro realtà è stata – spiegano – la consapevolezza che  se tutte le realtà che si occupano di recupero, riciclo e riciclabilità di imballaggi e rifiuti in plastica decidono di lavorare di concerto, è possibile generare un meccanismo di partecipazione più ampia da parte di tutti gli stakeholder. Non si può fare l’economia circolare da soli, è essenziale invece mettere insieme diverse realtà che vanno dai consumatori alle imprese, dalle scuole alla società civile, dalle istituzioni ai centri d’eccellenza. 

Il primo passo della nuova alleanza? Mettere insieme gli esperti e i tecnici delle quattro sigle ed elaborare un disciplinare di certificazione, con tutti i test di laboratorio necessari a verificare l’aderenza alle prescrizioni UE. Il nuovo schema sarà uno strumento da affiancare agli altri di gestione dei rifiuti degli imballaggi in plastica, secondo quanto prescritto dal nuovo regolamento comunitario che fissa al 2030 il termine ultimo per l’eliminazione del packaging non riciclabile. 

“Siamo felici che IPPR sia stato scelto come veicolo per traguardare questo importante obiettivo strategico per l’intera filiera delle materie plastiche, impegnata nella realizzazione concreta dell’economia circolare” ha commentato il presidente Libero Cantarella, mentre per Marco Bergaglio, presidente di UNIONPLAST, si tratta di “Un segnale importante di sostegno alle imprese del nostro settore, che credono fortemente nella sostenibilità della plastica e che lavorano quotidianamente per realizzare imballaggi al contempo riciclabili e altamente performanti”.

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