Rinnovabili • Mixcycling® Rinnovabili • Mixcycling®

Mixcycling®, bioplastica al profumo di camomilla e lavanda

Dagli scarti industriali della camomilla e della lavanda come materiali ecologici alternativi alla plastica, Mixcycling® ha creato una bioplastica al profumo di fiori

Mixcycling®

(Rinnovabili.it) – Mixcycling®, una storia di 50 anni alle spalle e un futuro all’insegna dell’innovazione. Partendo dalla lavorazione del sughero e dallo stampaggio plastico è nata l’idea di Mixcycling®.

Il percorso innovativo è nato nel 2019 per culminare nel 2020 con la fondazione della startup con il pallino della sostenibilità intesa come valore da coltivare nel tempo, basata sul recupero degli scarti organici.

Dagli scarti alle risorse

L’ultima innovazione viene infatti dagli scarti industriali della camomilla e della lavanda come materiali ecologici alternativi alla plastica, o meglio una bioplastica al profumo di fiori.

Mixcycling®, creato da Gianni e Amerigo Tagliapietra, è uno spin-off dell’azienda vicentina Labrenta, specializzata nella lavorazione dei tappi di sughero.

La camomilla e lavanda sono due scarti di produzione prodotti in Italia: la prima è lo scarto di produzione della bevanda, la seconda è il residuo di distillazione dell’olio essenziale. Il materiale ottenuto dopo la lavorazione è un packaging con un effetto estetico naturale, piacevole alla vista e al tatto e gradevolmente profumato. Questo particolare materiale che stimola i sensi valorizza la confezione: una volta esaurito il contenuto all’interno, si ha voglia di riutilizzarla.

Le fasi di lavorazione

Il processo di lavorazione degli scarti prevede cinque fasi: selezione delle fibre vegetali; macinazione delle fibre attraverso un molino e produzione di polveri/granine a diversa granulometria; sanificazione e attivazione delle fibre mediante trattamento brevettato NTP Technology (Non-Thermal Plasma Technology), che permette di sanificare la fibra vegetale da agenti microbici e aumentare l’adesione tra fibra e polimero carrier; le fibre vengono infine miscelate a un polimero termoplastico convenzionale, riciclato, bio-based o biodegradabile.

«Mixcycling® è sempre alla ricerca di nuove fibre con cui realizzare biocomposti dall’alto valore aggiunto. I nostri blend si distinguono per l’aspetto estetico unico e naturale; il Sughera, nostro cavallo di battaglia, ha anche un effetto particolarmente morbido al tatto. Dopo aver realizzato materiali piacevoli alla vista e al tatto, perché non crearne anche di gradevoli all’olfatto? I nuovi blend a base di fiori mantengono l’aspetto completamente naturale di Mixcycling e vi aggiungono il profumo delle fibre che li compongono» racconta Gianni Tagliapietra, co-fondatore di Mixcycling®.

L’obiettivo di è quello di restituire alla natura il suo ruolo da protagonista limitando lo sfruttamento delle risorse.

A settembre 2020, Mixcycling® ha concluso con successo una campagna di crowdfunding; per dicembre 2021 è prevista una seconda campagna per finanziare opere strutturali e l’attività di R&D.