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Applicare i principi dell’economia circolare in UE vale 1000 miliardi

Il mercato europeo potrebbe crescere entro il 2040 fino a raggiungere queste cifre se adotta pienamente i principi dell’economia circolare

principi dell'economia circolare
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Il rapporto del fondo Summa Equity analizza i benefit economici derivanti dalla messa in pratica dei principi dell’economia circolare

(Rinnovabili.it) – Se l’Europa abbracciasse pienamente i principi dell’economia circolare potrebbe generare mille miliardi di euro entro il 2040 e risparmiare 650 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Niente male come prospettiva, quella offerta da un nuovo rapporto del fondo Summa Equity. Sarebbe infatti come evitare le emissioni combinate di Spagna e Francia.

“La nostra ricerca indica non solo l’opportunità di ridurre le emissioni derivanti dall’uso di materia del 55% in Europa, ma anche di creare centinaia di migliaia di posti di lavoro – ha spiegato alla stampa specializzata Michael Vollset, direttore investimenti del fondo – Inoltre, consentirebbe di coprire l’80% della futura domanda di materiali con il riciclo”.

Il raggiungimento di questi risultati richiede cambiamenti nei modelli di produzione e consumo e una rivalutazione degli approcci al trattamento dei rifiuti. Per non parlare degli investimenti in attrezzature, impianti e infrastrutture.

La piena applicazione dei principi dell’economia circolare provocherebbe cambiamenti profondi della maggior parte delle industrie europee, spiega il dossier. Tra questi, il passaggio dalla produzione di materie prime a quella di materie prime seconde. E poi l’implementazione di nuovi modelli di business incentrati sulla riduzione e il riuso.

Il potenziale del riciclo e il ruolo delle istituzioni

Gli autori si soffermano poi sul riciclo, sottolineando che l’intensità di carbonio dei materiali riciclati è tra il 5 e il 25% di quella delle materie prime, una performance ambientale decisamente superiore. Oggi la produzione e lo smaltimento dei materiali generano 850 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, pari al 22% delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea. Un settore il cui impatto ambientale dev’essere abbattuto drasticamente.

Tre attori devono allinearsi per cambiare il destino di un’Europa basata sull’economia lineare: in primo luogo la politica, che deve regolamentare il settore e aprire spazi di investimento. Poi gli investitori, che devono insufflare denaro contante nei modelli di business circolari. E infine l’industria, che deve innovare e trasformarsi.

Modelli di business circolari, secondo Summa Equity, potrebbero generare entrate per circa 265 miliardi di euro nel 2030, pari al 15% del mercato dei beni di consumo fisici. Una cifra che nel 2040 può raggiungere i 450 miliardi. Aggiungendo i risparmi derivanti dall’efficientamento dei materiali e la prevista crescita del 400% dell’industria del riciclo, l’economia circolare europea potrebbe generare 820 miliardi di euro entro il 2040.