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Dal mondo del design arriva OOho, la bottiglia commestibile

Creato con la tecnica culinaria della sferificazione, nasce a Londra il primo contenitore per acqua a base di alghe edibili

OOho
Credits: OOho

(Rinnovabili.it) – Il packaging dell’acqua minerale ne ha fatta di strada negli ultimi 50 anni: dalle bottiglie in vetro con vuoto a rendere alle prime confezioni in PET finendo con quelle “ecologiche” perché realizzate con un minor quantitativo di plastica o addirittura biodegradabili. L’ultima frontiera per l’imballaggio dell’acqua arriva ora da una scuola di design di Londra, dove un team di studenti ha superato qualsiasi limite all’immaginazione realizzando la prima bottiglia commestibile! L’innovativa confezione, battezzata Ooho, è creata a partire da una membrana gelatinosa di alghe, che può essere mangiata in tutta sicurezza una volta finito il suo scopo, oppure essere compostata. Per mettere a punto Ooho i giovani designer si sono ispirati alle uova all’interno delle quali una membrana sottile mantiene separati i tuorli dalla chiare.

La bottiglia commestibile è stata progettata utilizzando la sferificazione, una tecnica culinaria che dà ai liquidi la forma di sfere e che ha permesso agli studenti di racchiudere l’acqua in una doppia membrana, il cui strato più interno è creato a partire da alghe brune e cloruro di calcio. Per ora Ooho è ben lontana dall’avere l’aspetto di una tipica bottiglia di plastica e, seppure perfettamente edibile, il sapore non è esattamente un piacere per il palato; i designer sperano comunque di migliorare il prodotto e portarlo in breve tempo su scala commerciale. Grazie alla doppia membrana, spiegano i progettisti, le etichette possono essere posizionate tra i due strati senza compromettere la qualità dell’acqua all’interno. Creata da Rodrigo Garcia Gonzalez, Pierre Paslier e Guillaume Couche, la bottiglia d’acqua commestibile si è aggiudica il Lexus Design Award 2014.