Secondo il Sustainable Travel Report di booking.com è in aumento il numero di turisti interessati a una vacanza ecocompatibile. Ancora carente l’informazione sulle strutture o le destinazioni eco
Cresce la consapevolezza legata all’ecoturimo
(Rinnovabili.it) – I viaggi green sono in continuo aumento tra i turisti di tutto il mondo. Il Sustainable Travel Report, un sondaggio effettuato dal portale booking.com, rivela infatti che la motivazione verde tra chi si mette in viaggio è sempre più preponderante, al punto che l’87% degli intervistati ha ammesso di puntare a fare le ferie in modo sostenibile. Tuttavia solo poco meno della metà di questi, il 39%, effettivamente poi lo fa o lo ha fatto, a differenza del rimanente 48% che ha ammesso di volerlo fare ma di non averne mai avuto l’opportunità.
Quando si parla di turismo sostenibile o ecoturismo, la prima cosa che viene in mente al 46% degli intervistati (scelti a caso online, in tutto il mondo) è la scelta di una struttura all’altezza e in grado di ridurre al massimo il proprio impatto sull’ambiente e – meglio ancora – in grado di proiettare il turista a diretto contatto con la natura e il paese (o regione) ospitante.
Fattori “scatenanti” – Fra i motivi che invogliano gli intervistati a effettuare delle vacanze green, al primo posto ci sono i panorami naturali visti durante un precedente viaggio (60%), seguiti dall’impatto visibile del turismo sulla meta visitata (54%, visto che le risposte erano multiple). Al terzo posto c’è il vedere l’effetto positivo che il turismo sostenibile può avere sulle popolazioni locali (47%) e sul proprio paese (42%). Il 32% degli interpellati, infine, ha detto di sentire un senso di colpa per l’impatto che la propria vacanza potrebbe avere sull’ambiente.
Ostacoli – Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: cosa ostacola l’organizzazione di una vacanza ecosostenibile? Per il 42% dei casi i costi extra rispetto a quanto si spenderebbe “normalmente”; per il 32% il non sapere come fare per viaggiare verde, per il 22% il fatto che l’ecosostenibilità allunga i tempi di spostamento, per un altro 22% che viaggiare sostenibile limiterebbe la scelta a mete meno interessanti, mentre per il 20% questi tipo di turismo vorrebbe dire automaticamente rinunciare ai livelli di lusso e comfort cui si è abituati.
A proposito di informazioni, il 40% pensa che prenotare attraverso portali che offrono filtri per trovare soluzioni verdi sarebbe un aiuto nella scelta green. Nell’attesa che a livello internazionale nasca uno standard qualitativo minimo che identifichi le strutture ricettive ecocompatibili.
Come comportarsi per essere più green – Il sondaggio ha anche evidenziato alcune attività sostenibili che in vacanza aumentano il gradimento del soggiorno. Il primo? Acquistare prodotti di artigianato locale invece che quelli prodotti su scala industriale (53%), usare i mezzi pubblici invece dei taxi (52%), fare di tutto per trovare un ristorante che usa solo ingredienti locali (41%), evitare le attrazioni più turistiche per vedere posti meno affollati (30%) e soggiornare in una struttura unica e certificata come ecosostenibile invece di scegliere un hotel “tradizionale”.
Il futuro è green – Dando un’occhiata alle intenzioni, il 68% dei viaggiatori interpellati ha ribadito quest’ultimo punto: nel 2018 vorrebbe soggiornare in una struttura ecosostenibile. Questa percentuale è in crescita sia rispetto al 2016 (62%) sia al 2017 (65%).
D’altro canto, è un costante calo il numero di chi non ha preso in considerazione un soggiorno eco-friendly perché non ancora al corrente dell’esistenza di questa tipologia di viaggio, segno che la coscienza ambientale è in aumento. Se quest’anno questo gruppo tocca il 31%, lo scorso anno era al 38% e nel 2016 al 39%.