E’ stata lanciata oggi a Perugia la Federazione Italiana Media Ambientali, il nuovo network dei comunicatori green
Qual è l’esigenza dell’informazione ambientale oggi nel nostro paese? La domanda apre scenari importanti. «L’esigenza è forte e la situazione attuale deve fare i conti con realtà di segno opposto – ha detto Spagnolo-. Da una parte la tendenza positiva sul fronte opinione pubblica e il crescente interesse sulle tematiche green che sono entrate oggi a vario titolo nella vita e consapevolezza dei cittadini». L’altra tendenza, di linea opposta, è quella che troviamo sul fronte pubblico, quello della politica. «Stiamo vivendo un momento di bassa sensibilità sulla scena politica riguardo le questioni ambientali. Le ultime campagne elettorali ne sono state un esempio; le tematiche ambientali, molto vicine ai valori primari della società in cui viviamo, devono tornare a far parte dell’agenda della politica», ha continuato Spagnolo. «E’ proprio da qui nasce l’importanza del ruolo del comunicatore ambientale che si trova a fare i conti con una realtà in grande evoluzione, quella della rete. Strumento potentissimo e straordinario sia per la capacità di diffusione che per l’offerta di informazione, ma che nella sua potenza ha anche delle insidie, prima tra tutte la mancanza di qualità in cui ci si può imbattere facilmente». Si apre quindi la questione dell’identikit del comunicatore ambientale oggi. Ecco allora che la competenza si pone come esigenza primaria, obiettivo imprescindibile nel campo del giornalismo scientifico.
Queste le considerazioni dl comitato promotore della F.I.M.A che ne ha approvato oggi lo statuto. Il 31 dicembre 2013 sarà la data di scadenza della fase costituente della Federazione. Quelli mostrati oggi sembrerebbero i presupposti per una buona riuscita, a partire da un fertile terreno di confronto. Uno dei punti di partenza, ha concluso Mauro Spagnolo nel suo intervento, «potrebbe essere quella di inserire all’interno della struttura un comitato scientifico composto da persone al di sopra di ogni sospetto scientifico e giornalistico, che possa garantire la natura di questa Federazione, per darle maggiore forza e incisività. In un momento come quello che sta vivendo il nostro paese infatti, abbiamo bisogno di autorevolezza della rete e dell’informazione».