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Inaugurato a Ostia il 1° punto di raccolta oli minerali esausti di Marevivo e CONOU

Sabato, al porto di Ostia, sono stati inaugurati due serbatoi per la raccolta di oli esausti. L’iniziativa lancia la campagna nazionale di CONOU e Marevivo e sarà replicata in tutti i porti d’Italia.

(Rinnovabili.it) – Partire dal mare di Roma per tutelare il mare di tutta Italia: questo il messaggio di fondo dell’inaugurazione dei nuovi serbatoi per il recupero di oli minerali esausti installati dal CONOU al porto di Roma, a Ostia.

L’evento si è tenuto lo scorso sabato, 25 giugno, e ha visto la partecipazione di Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale; Mario Falconi, Presidente Municipio X; Valentina Prodon, Assessora alla Transizione Ecologica del Municipio X; Riccardo Piunti, Presidente del CONOU; Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia campagna promossa da Marevivo e dal Consorzio che ha come scopo la sensibilizzazione e il rafforzamento della raccolta degli oli esausti presso i porti italiani. “I cittadini diportisti sono persone sensibili alla salute del mare. Dobbiamo dargli un servizio efficiente e gli strumenti per contribuire alla sua tutela. L’olio minerale non può essere gettato in mare”, ha commentato Riccardo Piunti, Presidente del CONOU.

La nuova campagna di Marevivo e CONOU parte da Roma

La vita sulla terraferma dipende dallo stato di salute del mare e degli ecosistemi marini: tutti gli interventi del parterre di sabato hanno ribadito questo concetto. Proprio per questo, è importante preservare le acque dai rifiuti pericolosi. 

Il primo sorvegliato speciale sono proprio gli oli, e per questo CONOU e Marevivo hanno lanciato un percorso comune, inaugurato da Roma, per fornire ai diportisti strumenti per gestirne correttamente lo smaltimento: “L’olio minerale è un rifiuto pericoloso, cancerogeno”, ha raccontato Piunti. “Se gettato sulle superfici d’acqua produce danni terribili perché forma una pellicola sottilissima che non fa passare l’ossigeno, la luce, uccide tutto quello che c’è sotto. Per capire l’entità del pericolo basta pensare che il cambio d’olio di una barca inquina una superficie grande quanto 15 piscine olimpiche”.

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Ostia e il mare della Capitale sono un punto di partenza simbolico di questo percorso, ma la scelta è importante anche per l’amministrazione capitolina: “Roma vuole diventare un modello per la raccolta differenziata, per tutte le filiere – ha detto l’Assessora Alfonsi nel corso dell’inaugurazione –  Abbiamo deciso di fare una scommessa sui rifiuti di Roma, pensiamo che questa sia una iniziativa bella e importante e ringraziamo il CONOU perché ci aiuta a inaugurare una stagione di rinnovato rapporto tra Comune di Roma, Assessorato e consorzi di filiera”. Questo appuntamento ha infatti segnato anche un altro inizio per la Capitale. 

L’Assessora all’ambiente ha raccontato le iniziative del Campidoglio per una inversione di tendenza sulla gestione dei rifiuti in città: “Oggi ci sono due inizi, oltre all’inaugurazione della campagna di CONOU e Marevivo rilanciamo anche il raccordo del Comune di Roma con tutti i consorzi. Abbiamo scelto di puntare sulla raccolta differenziata in maniera importante, per questo la giornata di oggi è solo il primo di una serie di appuntamenti con tutte le filiere, per stabilire un rinnovato e ritrovato rapporto”. Le intenzioni espresse dall’Assessora Alfonsi sono di riprendere le relazioni del Comune con tutti i consorzi di filiera per rilanciare una raccolta differenziata “potenziata non solo nella quantità, ma anche nella qualità. “Torniamo a combattere l’inquinamento in un momento difficile per i rifiuti di Roma, soprattutto dopo l’incendio del TMB di Malagrotta, ma ci teniamo a dire che avremmo intrapreso comunque questo percorso”. 

Tutela dell’ambiente ed economia circolare: la ricetta di CONOU e Marevivo

Roma vuole fare la sua parte, e insieme al CONOU l’obiettivo è duplice: tutelare il mare, e quindi dedicarsi all’ambiente, ma anche all’economia circolare. “L’olio, se trattato e rigenerato nel modo giusto, riesce a essere rigenerato al 98%”, – ha spiegato Piunti “Questo vuol dire che la quasi totalità dell’olio raccolto  torna a nuova vita e a fare il suo lavoro da capo mille volte. Così aiutiamo l’ambiente, prendiamo un rifiuto pericoloso e lo trasformiamo in una nuova risorsa”. 

I vantaggi sono economici e anche ambientali: “Così facendo – ha continuato il Presidente del Consorzio – non lo prendiamo altrove, in Russia o Arabia Saudita, non lo trasportiamo, con in conseguente inquinamento e abbattiamo le emissioni di CO2.  Aiutiamo così il clima e l’ambiente”. 

“Il mare produce tanto ossigeno quanto le piante terrestri”, ha aggiunto Alfonso Perri, responsabile della divisione sub di Marevivo. “Per ogni due respiri che facciamo, uno viene dal mare. Pensate cosa succederebbe se ci mancasse un pezzo di polmone”.

La divisione è stata inaugurata quarant’anni fa dall’associazione e in questi decenni ha esplorato i fondali marini e ne ha verificato le trasformazioni causate dell’inquinamento. Marevivo è da sempre impegnata in diverse attività di sensibilizzazione e monitoraggio, in tutta Italia. La stessa campagna con il CONOU vedrà l’installazione di punti di raccolta nei porti di tutto il paese: “Siamo felici per questo progetto, ci impegneremo a distribuire materiale informativo in tutti i porti per segnalare la presenza dei serbatoi ai diportisti – ha detto Carmen Di Penta, direttore dell’associazione – Ci auguriamo di rivederci alla fine del periodo estivo e riscontrare che avremo raccolto grandi quantità di oli”. 

Roma è una città di mare

Ripartire dal mare, e ripartire dal mare di Roma come scelta ragionata. L’evento è stato arricchito dalla presenza di Mario Falconi e Valentina Prodon, rispettivamente Presidente e Assessora alla Transizione Ecologica e vice presidente del X Municipio.

“Il mare di Ostia – ha detto Falconi – è uno dei più puliti d’Italia. Quando ero un giovane medico vedevo i danni dell’inquinamento del mare sui pazienti, adesso non è più così, da medico posso certificare che il mare di Ostia è pulito”. Ma non basta, perché la tutela dell’ambiente, a detta del Presidente, passa da diverse tappe: “Ci servono investimenti di breve, medio e lungo periodo. È vero che stiamo intervenendo sulle emergenze e parliamo con gli adulti affinché ci diano una mano, ma l’investimento più importante dobbiamo farlo sulla scuola”. Il minisindaco ne ha riscontrato l’urgenza proprio nel corso della campagna elettorale: “Quando ho deciso di candidarmi ho fatto il giro del territorio e ho visto molto degrado e abbandono di rifiuti, spesso derivati dalla costruzione di nuove palazzine ed edifici. C’è tanto da fare, c’è da educare i cittadini e soprattutto i più giovani”. 

E proprio ai più piccoli è stata dedicata una parte della serata, con l’installazione di giochi educativi dedicati alla tutela dei mari e al riciclo della plastica.

“Il mare è una risorsa fondamentale per il nostro territorio – ha detto l’assessora Prodon – e la sua tutela è la nostra priorità. Nel X Municipio vantiamo due centri di raccolta AMA che permettono a tutti i cittadini di conferire correttamente gli oli esausti. Nel 2021 sono state raccolte 6 tonnellate di oli esausti, per il primo quadrimestre del 2022 abbiamo già raggiunto quasi tre tonnellate”.Il mare potrebbe essere del resto il punto di contatto per un rinnovato rapporto tra l’amministrazione capitolina e il municipio. Ne è convinto Falconi: “Bisogna fare rete, fare squadra, c’è tanto da fare. I cittadini di questo Municipio per troppi anni si sono sentiti abbandonati. Roma è una capitale meravigliosa, con 18 km di costa da troppo tempo ignorati. Sentiamo che si sta inaugurando una nuova fase, un nuovo risorgimento. Il mare è di Roma, dobbiamo partecipare alle politiche del mare”.  Conferma l’intenzione l’assessora Alfonsi: “Con il X Municipio faremo grandi cose. Il Campidoglio ha ripreso le deleghe sul mare ma solo nell’ottica di poter fare iniziative comuni, tutti insieme”.

In collaborazione con CONOU