Grazie all'istituzione delle Zone speciali di conservazione il paese garantisce la tutela di specie animali e vegetali di particolare importanza
Una rivoluzione quindi che parte dal nord del paese istituendo una serie di aree che saranno protette da norme mirate e flessibili come vuole l’Unione Europea.
Queste aree di conservazione derivano dalla normativa ambientale Habitat e tutelano il territorio sede di biodiversità affinché la tutela e la protezione di questi spazi ne preservi l’unicità e gli equilibri naturali. Secondo la normativa ogni paese è chiamato a definire le zone con particolare valenze ambientali.
In Italia il censimento per la definizione delle Zsc riguarda un’area pari al 20% del territorio abitato da specie animali e piante particolari che vanno protette. Una volte identificate le aree, d’accordo con la regione, il Ministero dell’Ambiente ne definisce le misure di conservazione, gli obblighi e i criteri di gestione decisi in maniera specifica a seconda delle particolarità del territorio.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, soddisfatto per l’obiettivo raggiunto, ha spiegato: “La designazione delle Zsc è un passaggio fondamentale per l’attuazione della Rete Natura 2000 perché garantisce l’entrata a pieno regime di misure di conservazione specifiche e rallenta la perdita di biodiversità in Europa”.
Nel sito web del ministero è pubblicato l’elenco completo delle Zsc, nella sezione Rete Natura 2000 all’indirizzo https://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html&lang=it.