(Rinnovabili.it) – Nella Carolina del Sud si è consumata una strage, la prima strage del virus Zika che ha lasciato sul campo almeno 2,5 milioni di morti. Forse non passerà alla storia con questo nome, visto che il killer non è il virus ma il pesticida usato nel trattamento per combatterlo. O forse alla storia non passerà proprio, perché i milioni di morti sono api. Quello che è successo sulla costa orientale degli Stati Uniti però è una vicenda inquietante, che certifica nel modo più brutale come ad andarci di mezzo siano prima di tutto ecosistemi e ambiente. Inoltre deforestazione e urbanizzazione sono tra le cause dell’aumento di casi di contagio.
La Carolina del Sud di recente ha avuto alcuni casi di contagio da Zika, un virus che è stato scoperto già nel 1947 ma ha causato epidemie solo in anni recenti, la cui origine peraltro resta poco chiara. Così le autorità hanno deciso di modificare il trattamento anti-zanzare e anti-larve tradizionale. Per la prima volta ha vaporizzato un pesticida, il Naled, direttamente nell’aria tramite un aereo per due ore sopra Dorchester County. Prima venivano usati appositi camion, da terra. Gli Usa utilizzano il Naled fin dal 1959. È un pesticida controverso, ma secondo l’Epa, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente americana, si volatilizza in fretta e non costituisce pericolo per l’uomo.
Ma il risultato è stata una strage a tutti gli effetti. Milioni di api sono morte senza neppure riuscire ad allontanarsi dai loro alveari. Gli allevatori hanno pochi dubbi: quello che i loro occhi hanno visto è un comportamento tipico di avvelenamento acuto da pesticidi. Solo nell’allevamento di Flowertown Bee Farm, a Summerville, 2,5 milioni di api in 46 alveari sono morte. “E’ come essere stati colpiti dalla bomba atomica”, ha commentato uno degli allevatori colpiti.
La neurotossina specifica per insetti contenuta nel Naled è riconosciuta dalle autorità come letale per le api. Finora i trattamenti non avevano causato danni evidenti perché condotti di notte, quando le api non si trovano all’esterno dell’alveare per raccogliere polline. Ma le alte temperature le inducono a uscire prima. Le autorità della Carolina non sembrano avere alcuna intenzione di rivedere i loro piani. La stessa pratica di vaporizzare il Naled tramite aerei è in uso in altri stati, come ad esempio la Florida.