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Uno zaino vegetale ti aiuterà a combattere lo smog

Cinque studenti olandesi hanno sviluppato un concept per uno originale zaino anti smog. Dotato di filtri per le polveri sottili e una pianta, regalerà boccate di aria pulita a chi lo indossa

Uno zaino vegetale ti aiuterà a combattere lo smog

 

(Rinnovabili.it) – Sembra arrivare direttamente da un lontano futuro distopico dove l’aria contaminata  non permette più la vita all’aperto, l’originale zaino vegetaleThe Bag Plant“. In realtà il progetto, ideato da un gruppo di studenti di design alla Delft University, nasce per le nostre città attuali, come ingegnoso sostituto delle sempre più comuni mascherine antismog. Mentre gli allarmi sull’inquinamento atmosferico si accendono sul  mappamondo come tante piccole luci su un albero di natale, cinque giovani olandesi si sono chiesti “come dare una marcia in più ai tradizionali filtri per lo smog”. Ha preso forma così il primo prototipo di zaino vegetale in grado non solo di trattenere il  particolato e regalare al proprietario boccate di aria pulita.

 

“Questa borsa consente di filtrare le polveri sottili e di pulire l’aria”, ha spiegato in un recente intervista alla AFP il leader del progetto, Marnix de Kroon. Lo zaino comprende un filtro per PM10 attraverso cui l’aria viene aspirata prima di passare attraverso le radici di una pianta e quindi essere inviata da un sistema di tubi, alla bocca della persona che lo utilizza. Idea semplice, ma che è ancora tutta in divenire, spiegano gli studenti. Però ha già convinto la giuria di un concorso di design nazionale che ha voluto premiare il progetto per la sua originalità.

 

designkonzept

 

Lo scetticismo nei confronti dell’utilità dello zaino vegetale non manca: secondo un esperto del Reale Istituto di Meteorologia olandese questo tipo di design non sarebbe così pratico (per non dire necessario) nella realtà dal momento che, da solo il filtro elimina già la maggior parte delle particelle fini, rendendo le piante inutili.

Ma per gli studenti: la pianta svolge un ruolo essenziale nel sistema di filtraggio. “Ora stiamo cercando di capire quale pianta funzioni meglio, l’aloe è già una possibilità”, ha aggiunto De Kroon. Non credo che in Europa un tale progetto possa decollare in fretta, il nostro grande obiettivo sono città come Pechino o  Teheran, dove sono presenti gravi problemi di inquinamento”.