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WWF: un futuro energetico nero come il carbone

L’associazione ambientalista dice la sua contro le scelte poco “verdi” del Governo e, per combattere la lobby del carbone, lancia una petizione

(Rinnovabili.it) – Contrariamente a quanto alla mission del summit mondiale di Rio de Janeiro, nelle ultime 24 ore in Italia si sono verificati degli avvenimenti che potrebbero seriamente compromettere il futuro energetico e climatico del nostro Paese. L’appello arriva dal WWF che, preoccupato dalle conseguenze che potrebbero avere certe decisioni, lancia una petizione per fermare il carbone e la sua lobby. Tre sono gli avvenimenti incriminati: la sentenza del Consiglio di Stato per la riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle, a Rovigo, la Valutazione di Impatto Ambientale governativa per costruire una nuova centrale a carbone a Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria, e il poco polso del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare contro le pressioni dei petrolieri sulle trivellazioni.

Si tratta di elementi che per l’associazione ambientalista sono in netto contrasto con quanto le Istituzioni hanno affermato di voler perseguire, ovvero lo sviluppo di tecnologie a basso contenuto di carbonio e di una strategia energetica nazionale capace di razionalizzare la bilancia tra domanda e offerta di energia. Per il WWF, infatti, guardare al futuro significa dimenticarsi il carbone e scegliere le rinnovabili e l’efficienza energetica.

Le Istituzioni, la lobby del carbone e le società coinvolte nel progetto – ha detto la Responsabile Policy Clima ed Energia del WWF, Maria Grazia Midullasappiano una cosa: il WWF continuerà insieme con le altre associazioni ambientaliste a impugnare queste decisioni anti-storiche e ancorate al passato in ogni sede”.