"A un anno da Fukushima, il mondo deve imparare la lezione e abbandonare davvero il nucleare" questo il monito lanciato dal WWF in occasione dell'anniversario del terremoto
“Da Fukushima viene un monito sull’ineludibilità del principio di precauzione, proclamato proprio a Rio 20 anni fa dal primo Summit per la Terra” ha ricordato il WWF Italia durante il suo appello ricordando gli alti costi e l’elevata pericolosità di una tecnologia che appare come una minaccia costante.
Dopo il disastro dello scorso anno alcuni governi, ne sono un esempio Svizzera e Germania, hanno deciso di interrompere i finanziamenti riservati all’atomo procedendo alla chiusura progressiva delle centrali in attività sul territorio. E mentre i problemi per il nucleare sono sempre gli stessi, e gli incidenti hanno ancora le stesse conseguenze che si verificarono a seguito del disastro che nel 1986 colpì Chernoby,l la differenza è che oggi abbiamo a disposizione metodologie e tecnologie di risparmio energetico ad alta efficienza e la possibilità di sfruttare fonti enenrgetiche rinnovabili, sicure per l’ambiente e per la salute umana che hanno un potenziale elevato. L’energy Report del WWF ha infatti recentemente informato che nel 2050 le rinnovabili potrebbero soddisfare al 100% le esigenze energetiche del pianeta, per far questo però avranno bisogno degli adeguati investimenti e del sostantamento governativo.
“A un anno da Fukushima, il mondo deve imparare la lezione e abbandonare davvero il nucleare: il WWF ritiene che l’Italia possa giocare un ruolo in tal senso, non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello tecnologico e industriale, per dare impulso all’abbandono globale del nucleare e alla crescita delle alternative rinnovabili e pulite” conclude il WWF.