Grazie all'impegno dell'Associazione e delle 27 aziende aderenti al progetto sono state evitate all'atmosfera 100 milioni di tonnellate di CO2 in 11 anni
(Rinnovabili.it) – Il 30% delle maggiori aziende conosciute a livello mondiale dal 1999 ad oggi ha tagliato emissioni doppie rispetto a quanto emesso in un intero anno dalla Svizzera. Una importante rivelazione contenuta nel comunicato stampa diffuso dal WWF in occasione dell’evento Next – Leading business into a low-carbon future tenutosi stamane a Rotterdam, per sottolineare la concretezza dell’impegno delle aziende e dell’associazione nei confronti dell’ambiente e della salute del Pianeta.
I successi, ottenuti nell’ambito del programma del WWF Climate Savers, al quale hanno aderito 27 realtà tra le maggiori al mondo, ha rilevato la mancata emissione, fino al 2011, di almeno 100 milioni di tonnellate di CO2, sottolienando i successi ambientali di colossi del calibro della Nike, Ibm, Siemes, National Geographic e altri.
Continuando in questo modo, afferma il WWF nello studio The Carbon Impact of Wwf’s Climate Savers Programme, entro il 2020 si potrebbe ottenere una riduzione dell’impatto ambientale industriale pari a 350 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Secondo l’analisi, condotta per conto dell’associazione da Ecofys, basterebbe però che solo altri 16 settori industriali aumentassero i propri sforzi ambientali per evitare il rilascio in atmosfera di un quantitativo di emissioni compreso tra i 500 e i 1000 milioni di tonnellate ogni anno almeno fino al 2020.
“L’efficienza delle risorse e l’obiettivo di un’economia a basse emissioni di carbonio devono diventare parte del DNA aziendale, anche in considerazione di fattori come gli alti prezzi del carburante e delle materie prime” spiega Alexander Quarles van Ufford, Senior Manager Partnerships del WWF Internazionale, “Maggiori impegni volontari da parte dell’industria sono possibili e necessari. Ma la portata del compito fa capire che non può essere realizzato solo medianteun’azione volontaria delle imprese. I governi devono rafforzare il quadro internazionale della politica per imporre una più incisiva riduzione delle emissioni.”