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Il WWF fa in conti in tasca alla Cina sul riscaldamento globale

Il WWF fa in conti in tasca alla Cina sul riscaldamento globale

 

(Rinnovabili.it) – Le aziende cinesi dovranno ridurre vertiginosamente le emissioni nei prossimi decenni se il Paese intende fare il necessario per limitare il riscaldamento globale ai 2°C.

Sono le conclusioni di un nuovo studio di Ecofys, commissionato dal WWF, che tenta di quantificare l’entità del taglio delle emissioni che le imprese del Dragone saranno tenute a pianificare nei prossimi anni. Il rapporto, intitolato It’s Time to Peak, spiega che l’intensità delle emissioni di gas serra del comparto va ridotta tra lo 0,8% e il 2,7% annuo per rispettare gli impegni. Il settore elettrico dovrà invece attuare una riduzione di circa l’8% annuo.

Le imprese cinesi sono già sotto pressione. Il governo ha recentemente promesso di raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030, e sta preparandosi a lanciare un mercato del carbonio nazionale, che metta un prezzo ai gas diffusi da numerose industrie. Inoltre, le autorità di regolamentazione hanno cercato di mettere in difficoltà alcune imprese ad alta intensità di carbonio e inefficienti per contrastare l’inquinamento atmosferico, e lo Stato è diventato il più grande investitore del mondo in energia pulita.

Il nuovo rapporto sostiene che le aziende cinesi hanno bisogno di rispondere a queste crescenti pressioni normative, ambientali e commerciali, fissando ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni interne.

«La finestra di opportunità si sta chiudendo rapidamente – avverte lo studio – La Cina è ancora nel bel mezzo di una rapida espansione, ed è indispensabile intraprendere il percorso di decarbonizzazione il prima possibile».

Esistono quattro opzioni che, secondo il report commissionato dal WWF, le imprese dovrebbero prendere in considerazione.

In primo luogo, la riduzione delle emissioni aziendali è possibile solo se i dirigenti si pongono obiettivi chiari. In secondo luogo, le imprese sono invitate ad abbracciare misure di efficienza energetica economicamente efficaci. Terzo, dovrebbero alimentarsi sempre più tramite font rinnovabili. Infine, il rapporto sostiene che dovrebbero considerare meccanismi alternativi per la riduzione delle emissioni, come «un maggiore utilizzo di materie prime secondarie, una migliore gestione dei rifiuti e una riduzione delle emissioni legate, ad esempio, ai viaggi d’affari».

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