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World Bank: ‘azioni aggressive’ per combattere gli inquinanti short-lived

World Bank: 'azioni aggressive' per combattere gli inquinanti short-lived(Rinnovabili.it) – Ministeri dell’Ambiente, amministratori delegati e altri alti funzionari di governi e organizzazioni non profit si sono incontrati questi giorni a Oslo per prendere parte all’Assemblea di alto livello del Climate and Clean Air Coalition, l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per ridurre gli inquinanti shortlived, come il metano, il nerofumo e i gas di idrofluorocarburi. L’appuntamento è stata l’occasione per concordare sulla necessità di uno sforzo di sensibilizzazione globale in tema di prevenzione  delle malattie connesse con l’inquinamento dell’aria, che causano oggi più di sei milioni di morti ogni anno. “Vogliamo vedere altri paesi in azione”, ha affermato Bård Vegar Sohjell, ministro dell’Ambiente norvegese e co-organizzatore dell’assemblea. “Vogliamo consentire a coloro che abbiano  la volontà, ma non necessariamente le risorse, di agire”. Dobbiamo lavorare insieme – ha aggiunto Sohjell. – Dobbiamo incoraggiarci l’un l’altro. E dobbiamo sfidarci e sostenerci a vicenda per fare di più”.

In una dichiarazione congiunta, i membri della Coalizione ha affermato che il taglio delle sostanze inquinanti a breve termine potrebbe, oltre che migliorare la salute umana, ridurre il riscaldamento globale fino a circa 0,5 gradi Celsius nel periodo 2040-50. Un dato essenziale in grado di contribuire concretamente a raggiungere l’obiettivo, fissato nel 2010 da quasi 200 nazioni, di limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi centigradi.

 

A supportare l’azione dei Paesi in via di sviluppo nei confronti della lotta agli short-lived, c’è il nuovo impegno della Banca Mondiale che ha affermato d’essere pronta a cambiare la propria politica affinché i futuri progetti finanziati dall’Istituto includano un componente per ridurre l‘inquinamento atmosferico“Cercheremo di convertire i finanziamenti in un’azione aggressiva” per ridurre gli inquinanti, ha spiegato alla Reuters Rachel Kyte, Vice Presidente per lo Sviluppo sostenibile alla Banca Mondiale. “Tutto ciò che è in grado di ritardare il ritmo con cui il riscaldamento globale avanza, fa guadagnare tempo ai nostri clienti, i paesi poveri del mondo”.

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