Si è aperta la fase 3 dell'iniziativa Ue per la sostenibilità dei progetti incentrati sul legno WOODWISDOM-NET, che al momento sta vagliando circa 80 iniziative provenienti da tutto il mondo
(Rinnovabili.it) – Difendere la biodiversità, limitare le conseguenze del cambiamento climatico e aumentare la sostenibilità del legno sono i tre cardini del progetto europeo WOODWISDOM-NET, nato per stimolare la ricerca di nuove metodologie di sfruttamento del legno a basso impatto ambientale.
Il settore legno rappresenta in Europa un giro d’affari di 400 miliardi di euro, per questo il progetto sta coinvolgendo 12 paesi europei intenzionati a promuovere la trasformazione della risorsa per il rilancio del settore silvicoltura. Nato nel 2004 il progetto all’inizio sfruttò la collaborazione del consorzio ERA-NET che da 5 paesi passò a contarne 12 nel 2009 con un crescendo di interesse e partecipazione dimostrata dai differenti paesi. Nel tempo la grande comunità di esperti e ricercatori ha contribuito alla crescita del know how e al raggiungimento di obiettivi tra cui l’assegnazione di importanti finanziamenti.
Ora WOODWISDOM-NET+ si trova nella sua terza fase e sta raccogliendo circa 80 proposte per l’utilizzo green del legno provenienti da tutti i paesi partecipanti e da circa 15 paesi terzi, tra cui Stati Uniti e Nuova Zelanda a dimostrazione che l’iniziativa interessa a livello mondiale.
Il coordinatore del progetto il dott. Ilmari Absetz dell’Agenzia finlandese Tekes ha dichiarato “Le proposte che abbiamo ricevuto comprendono la gestione sostenibile delle risorse forestali e i prodotti a valore aggiunto. L’invito a presentare proposte è ormai chiuso e al momento controllando l’idoneità delle proposte e valutando la loro ammissibilità ai finanziamenti nazionali. Finito questo speriamo che le proposte selezionate possano iniziare il loro percorso entro l’anno prossimo. Il successo del progetto nell’ultimo decennio – ha proseguito Absetz – è da attribuire al lavoro fatto con diversi paesi e organizzazioni rendendoli tutti compatibili, in altre parole alla semplificazione. Ritengo che quello che abbiamo ottenuto finora sia davvero eccezionale, in particolare se si pensa al fatto che la maggior parte del consorzio ERA-NET è costituita da professionisti impegnati che lavorano part-time al progetto. Ma noi teniamo regolari incontri con dibattiti aperti, oltre a seminari annuali dove vengono presentati vari progetti in modo da poter vedere i progressi compiuti”.