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WEF: economia e ambiente legate dalla crisi

(Rinnovabili.it) – In vista dell’annuale edizione del World Economic Forum, che si terrà a Davos, è stato pubblicato ieri un importante rapporto che evidenzia le difficili condizioni economiche del pianeta in relazione alla frequenza e all’intensità degli eventi climatici estremi che “rappresentano un mix sempre più pericoloso” per l’economia globale.

La relazione diffusa si basa su un sondaggio condotto intervistando un campione di mille esperti dell’industria, del governo, del mondo accademico e della società civile che hanno segnalato l’aumento delle emissioni globali di gas a effetto serra come il terzo rischio globale che più probabilmente si manifesterà nei prossimi dieci anni, dopo “una grave disparità di reddito” e “squilibri cronici fiscali”.

 

Chi ha contribuito alla redazione dello studio ha sottolineato gli alti livelli di stress economico attuali che nei prossimi anni probabilmente assorbiranno le energie dei leader mondiali sottolineando che questo potrebbe portare ad un calo di attenzione rispetto alle problematiche ambientali che comunque continuerebbero a crescere provocando quella che in gergo viene definita la tempesta perfetta, dalle irreversibili conseguenze.

Entrambi sotto stress, equilibrio economico e ambientale si trovano ad affrontare sfide sempre più ardue, per questo motivo Lee Howell, direttore della relazione e amministratore delegato del World Economic Forum, ha invitato i politici ad intervenire con urgenza per affrontare i rischi ambientali ed economici inter-correlati. Investire nella lotta al cambiamento climatico servirà quindi anche a ridurre le spese e i costi per sanare i danni causati dagli eventi incontrollabili oltre a garantire livelli di salute e di sicurezza maggiori per la popolazione.

“Due tempeste – ambientali ed economiche – sono in rotta di collisione”, ha detto. “Se non assegniamo le risorse necessarie per ridurre il rischio in aumento di eventi meteorologici gravi, la prosperità globale per le generazioni future potrebbero essere minacciata. Leader politici, imprenditori e scienziati hanno bisogno di incontrarsi per gestire questi rischi complessi”.

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