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Arriva WEEELABEX, standard per la gestione sostenibile dei RAEE

Arriva WEEELABEX, standard per la gestione sostenibile dei RAEE

 

(Rinnovabili.it) – L’Italia è pronta ad adottare nuovi standard per migliorare la qualità del trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Ecodom, ERP, RAEcycle e Remedia – i quattro Sistemi Collettivi che gestiscono complessivamente l’80% di tutti i RAEE domestici raccolti  a livello nazionale – hanno firmato oggi un accordo di collaborazione richiedendo agli impianti di trattamento con cui collaborano di ottenere l’accreditamento WEEELABEX.

Acronimo di WEEE LABoratory of EXcellence, ovvero “Laboratorio di eccellenza dei RAEE”, il nuovo sistema di certificazione è stato creato dal WEEE Forum con il duplice obiettivo di mettere a punto nuovi standard di qualità per gestione delle varie tipologie di e-waste, e di individuare e realizzare una modalità uniforme e strutturata di verifica del rispetto di tali requisiti in tutti i Paesi europei. Il fine, come spiega Mario Voros, Managing Director della WEEELABEX Organisation, è quello di riuscire a garantire omogenee ed elevate condizioni di trattamento in tutta Europa.

 

“Gli impianti certificati, infatti,  garantiscono il raggiungimento di un livello qualitativo più elevato che implica un miglior posizionamento commerciale sul mercato e la possibilità di un confronto reciproco per il miglioramento continuo”, commenta Voros. Il processo di audit ha già preso il via con la conferma di ben 24 impianti italiani da verificare nel periodo aprile-novembre 2014 e la definizione degli auditors; una quota di adesione che, con tutta probabilità, renderà l’Italia il Paese con il maggior numero di impianti accreditati WEEELABEX in Europa. I controlli si concentreranno principalmente sui Raggruppamenti di RAEE pericolosi: in particolare, verranno realizzati 14 audit negli impianti che effettuano il trattamento dei RAEE R1 (frigoriferi e condizionatori) e 17 audit negli impianti che lavorano i RAEE R3 (TV e monitor a tubo catodico). Inoltre, saranno eseguiti più di 10 audit negli impianti che trattano i Raggruppamenti non pericolosi R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua) e R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione).

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