Il sud est asiatico sfida l'Europa e dichiara di pensare all'attivazione di un sistema di scambio delle emissioni in grado di risollevare le sorti delle nazioni
Secondo quanto pubblicato dal Bangkok Post all’inizio del mese, il governo della Thailandia starebbe organizzando il sistema grazie alla collaborazione del Thailand Greenhouse Gas Management Organisation (TGO), con il progetto di completarlo nel corso del prossimo anno. Prasertsuk Chamornmarn, vice direttore esecutivo di TGO, ha detto al giornale che la proposta di legge dovrà poi essere valutata da una commissione nazionale sui cambiamenti climatici, presieduta dal primo ministro, prima di essere sottoposta al Parlamento.
Le proposte di progetto dovrebbero poi, secondo la Thailandia, entrare in vigore a partire dal 2020, anno in cui si prevede la firma di un nuovo trattato internazionale sui cambiamenti climatici attulamente in corso di negoziazione con le Nazioni Unite. Ma le buone nuove non finiscono qui: indiscrezioni rivelano inoltre che il governo vietnamita avrebbe l’intenzione di fissare nuovi limiti di emissioni di gas inquinanti compresi tra l’8 e il 10% entro il 2020.