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Verso il summit ONU: per il WWF è ora di correre

Secondo l’Associazione ambientalista, ora più che mai è necessario che i Governi prendano coscienza di quanto sia urgente un’azione coordinata che possa farci evitare la catastrofe

(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico sta avendo un’evoluzione “accelerata, preoccupante e sempre più tangibile”; ora più che mai occorre che la politica dimostri di essere capace di coerenza e azione. Il WWF si prepara al summit sul clima di Doha cercando di stimolare un riflessione su quanto sarebbe doveroso fare per far sì che i Governi di tutto il mondo segnino un cambio di passo e per evitare che il cambiamento climatico sia drammatico. Innanzi tutto, sarebbe doveroso fare in fretta: “Il tempo è poco, ma possiamo ancora evitare la catastrofe”, si legge nel comunicato diffuso, in cui vengono citati anche i dati dell’Emission Gap Report 2012 dell’UNEP, secondo il quale la debolezza con cui i Governi stanno affrontando i cambiamenti climatici ci porterà a un sicuro aumento della temperatura di 5°C entro la fine di questo secolo.

 

Secondo la responsabile Clima e Energia del WWF Italia, Mariagrazia Midulla, a Doha dovranno essere definiti gli obiettivi di un nuovo accordo da raggiungere entro il 2015, per rimanere al di sotto di 2°C di aumento medio della temperatura globale. «A tale scopo, occorre che il picco ultimo delle emissioni sia raggiunto entro la metà di questo decennio. Poi le emissioni a livello globale devono cominciare a decrescere rapidamente (oggi sono ancora in aumento)», ha detto la Midulla, aggiungendo che entro la metà del secolo occorre arrivare alla completa decarbonizzazione. Preoccupato anche Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia, secondo il quale la lentezza con cui il mondo politico si muove su queste tematiche è imbarazzante, soprattutto in un momento in cui, come da lui dichiarato «le conoscenze scientifiche che si stanno acquisendo sulla situazione, la possibile evoluzione, gli effetti e gli scenari del cambiamento climatico in atto, non fanno che documentare le drammatiche criticità estremamente difficili da gestire da parte delle società umane». Per questo, secondo Bologna, è urgente agire al più presto.