Il crollo della diga di Brumadinho ha causato la morte di 248 persone e si contano ancora 22 dispersi
(Rinnovabili.it) – Il Tribunale del Tesoro di Belo Horizonte ha condannato Vale SA a pagare i danni ambientali e sociali causati dal collasso della diga di Brumadinho che, lo scorso 25 gennaio, causò la morte almeno 248 persone.
Il giudice federale Elton Pupo Nogueira ha imposto all’azienda mineraria il pagamento di tutte le spese di riparazione dei danni causati dal crollo della diga a coda Córrego do Feijão adiacente all’impianto di estrazione di Brumadinho; non è stata fissata una cifra dal momento che, come si legge sul sito della Corte brasiliana, “non è possibile quantificare l’importo basandosi esclusivamente su criteri tecnico scientifici”.
La sentenza della Corte specifica che il valore dell’importo“non sarà limitato a compensare i decessi, ma anche gli effetti sull’ambiente locale e regionale, oltre a quelli sulle attività economiche della zona”.
Il tribunale carioca ha confermato anche il congelamento di 11 miliardi di reais (pari a circa 2,8 miliardi di euro) parte del patrimonio di Vale SA bloccato fin dall’inizio del procedimento giudiziario a garanzia di eventuali compensazioni economiche.
In un comunicato, Vale SA ha accolto la sentenza e ha ribadito il proprio impegno per una “rapida e corretta riparazione dei danni causati alle famiglie, alle infrastrutture e all’ambiente”.
A seguito del disastro dello scorso gennaio, le autorità del ricco stato minerario di Minas Gerais hanno avviato controlli stringenti sulla sicurezza degli impianti d’estrazione di proprietà della Vale SA: tra febbraio e marzo, la compagnia ha sospeso le attività di almeno 13 siti minerari, mentre a maggio ha annunciato il probabile collasso della diga Sul Superior, nei pressi della città di Barao de Cocais.
Il disastro di Brumadinho arriva a soli 3 anni di distanza dal crollo della diga di Samarco, in comproprietà tra Vale SA e BHP Billiton, le due più grandi compagnie minerarie al mondo: in quel caso, i morti furono 19 e il processo si concluse con un patteggiamento per la cifra record di oltre 2 miliardi di dollari. Ad oggi, sono ancora 22 le persone disperse dopo il crollo della diga di Brumadinho.