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Gli USA di Trump tornano al carbone

L'Amministrazione statunitense oggi cancella il Clean power plan, il piano di Obama che colpiva le centrali a carbone per rispondere al cambiamento climatico

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L’EPA annuncia: “La guerra al carbone è finita”

 

(Rinnovabili.it) – La guerra al carbone è finita. Con queste parole, il capo dell’Agenzia statunitense per la protezione ambientale (EPA), Scott Pruitt, ha annunciato lo smantellamento del Clean power plan di Obama, la legge che – tra le altre cose – poneva restrizioni per le centrali termoelettriche nell’ottica di ridurre le emissioni e avviare la transizione energetica.

La dichiarazione di Pruitt è stata rilasciata durante un evento in Kentucky, stato in cui il settore è molto forte, alla presenza del leader della maggioranza in Senato, Mitch McConnell. L’inversione a U sulle politiche ambientali degli USA di Trump è un successo personale dello stesso capo dell’EPA, che già da avvocato generale dell’Oklahoma aveva fatto di tutto per contrastare il programma di Obama. Uomo dai consolidati legami con l’industria del petrolio e del gas nel suo stato di origine, Pruitt rifiuta l’opinione diffusa tra gli scienziati che le emissioni derivanti dall’utilizzo dei combustibili fossili rappresentino il primo motore del cambiamento climatico sul pianeta.

 

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Donald Trump, che ha nominato Pruitt e condivide il suo scetticismo sulla scienza del clima consolidata, aveva promesso di cestinare Clean power plan durante la campagna elettorale del 2016, come parte del suo più ampio impegno per rilanciare le miniere di carbone. Nella sua ordinanza di oggi, Scott Pruitt dichiara che la norma supera la legge federale, fissando standard di emissione che le centrali elettriche non potrebbero rispettare.

Il piano di Obama era stato costruito per ridurre le emissioni di anidride carbonica negli Stati Uniti del 32% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. A ciascuno stato venivano dati obiettivi specifici, pur lasciando libertà d’azione ai funzionari locali per l’implementazione delle disposizioni.

La mossa di oggi è solo l’ultimo tassello di una strategia portata avanti da Trump e Pruitt per smantellare l’eredità di Obama sul cambiamento climatico. Una strategia che comprende anche il rallentamento o la cancellazione delle norme che limitano i livelli di inquinamento delle ciminiere e degli scarichi di acque reflue provenienti dalle centrali termoelettriche.