Con un materiale solido a base polimerica un team di scienziati statunitensi è riuscito a registrare elevati livelli di cattura della CO2
I metodi di rimozione della CO2 dall’atmosfera esistenti, così come dalle ciminiere e dalle altre fonti, sono ad alta intensità energetica, non funzionano in maniera ottimale e presentano diversi inconvenienti secondo quanto riferito dagli esperti. I ricercatori per i loro studi si sono concentrati su materiali solidi con alla base polyethylenimine, un materiale polimerico facilmente reperibile e poco costoso, raggiungendo livelli di cattura dell’anidride carbonica in presenza di alti tassi di umidità mai registrati prima.
A seguito della cattura della CO2, hanno riferito i ricercatori, il materiale rilascia facilmente quanto accumulato e permette di riutilizzare il gas serra per altre applicazioni, per la produzione di altre sostanze o permette di rimuoverlo definitivamente dall’ambiente. Una volta pulito il materiale di cattura può essere facilmente riutilizzato o riciclato senza perdere le proprie capacità né l’efficienza. Il team ha inoltre suggerito come tale materiale possa essere utile sui sottomarini, nelle ciminiere o fuori, in aperta atmosfera, dove si potrebbe ripulire l’aria dall’inquinamento dovuto all’anidride carbonica che viene da fonti di piccole dimensioni come la circolazione delle automobili o il riscaldamento domestico, che rappresentano circa la metà dell’inquinamento prodotto dalle attività antropiche.