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URBESOIL, i contaminanti atmosferici messi allo scoperto

URBESOIL(Rinnovabili.it) – Traffico e attività antropica modificano la qualità dell’aria delle città peggiorandola e mettendo a rischio la salute della popolazione. Per analizzare questo fenomeno e cercare soluzioni efficaci di contrasto ha preso il via il progetto URBESOIL. Con la collaborazione di ENEA l’iniziativa, sviluppatasi tra Italia e Serbia, si avvale anche della collaborazione dei ricercatori dell’Università di Novi Sad per lo studio della mobilità di elementi potenzialmente tossici in ambito urbano.

Approvato del Ministero degli Affari Esteri (MAE), URBESOIL fa parte dell’accordo di collaborazione tecnico-scientifica fra l’Italia e la Serbia e rientra tra i progetti di Grande Rilevanza che il MAE finanzia in base ad accordi internazionali con diversi Paesi.

Oltre al traffico, industria, commercio e riscaldamento degli edifici sono alla base del rilascio in atmosfera di agenti contaminanti, che si concentrano soprattutto nelle aree di produzione ma che si diffondono nelle zone circostanti, dove si combinano con il particolato atmosferico e rappresentano un pericolo per l’uomo in quanto facilmente inalabili e dannosi per la salute, in particolar modo per l’apparato respiratorio.

In questo contesto si inserisce URBESOIL che attraverso l’impiego di metodologie geochimiche in grado di evidenziare i fattori che incidono sulla mobilità e sulla distribuzione nell’ambiente di alcuni contaminanti e studiarne l’influenza in ambito urbano. I ricercatori si concentreranno quindi analizzando singoli elementi potenzialmente tossici presenti nell’aria di Roma e Novi Sad, diverse per struttura,  territorio, intensità e tipologia del traffico oltre che per clima e circolazione atmosferica.

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