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Uova di Pasqua ecologiche e sostenibili per festività green

Uova di Pasqua ecologiche

Le uova di Pasqua ecologiche con involucro di carta o cartone o sorprese con materiali riciclati

(Rinnovabili.it) – Uova di Pasqua colorate, uova d’autore che diventano opere d’arte, impreziosite e costruite per i desideri dei più piccoli. Ma anche uova di Pasqua ecologiche! Basta infatti che al posto dei fogli di plastica ci sia carta o cartone ed ecco un esempio di uovo certamente più ecologico rispetto ai più tradizionali. Il cartone, oltre ad essere più green, proteggerà l’uovo da eventuali rotture. Se però non riuscirete a fare a meno di quei fogli brillanti e colorati che caratterizzano l’uovo di Pasqua tradizionale, ricordate di smaltire tutto nella plastica e non nella carta, come ricorda Comieco, il consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi di carta e cartone. Per quanto riguarda le uova tradizionali, che si comprano al supermercato, il Comieco raccomanda di gettare gli involucri nel bidone della plastica. “Quei fogli luccicanti sono plastica, non sono carta – spiega Eliana Farotto del Comieco- Se vengono messi nel bidone insieme alla carta vera, poi creano problemi al momento del riciclo”. L’involucro di carta o cartone, ancor meglio se riciclato, non significa sacrificare tradizione e bellezza tanto che, come piega Comieco, “una nota marca italiana ha proposto un uovo con una scatola di carta, risparmiando il 21% del peso dell’imballaggio e aumentando dell’11% il peso della cioccolata”.

 

I modi attraverso cui passa la sostenibilità di un uovo di Pasqua sono diversi. A Lucca, per esempio, grazie al progetto “Dire, fare, riciclare”, nato dalla sinergia tra la pasticceria di Sandra Bianchi, che ha da poco vinto il titolo di Cake Star nell’omonimo programma televisivo di Real Time, e Disegno Colore e Interni di Silvia Magrini e Stefano Giovacchini, sono nate le uova con le sorprese ecosostenibili. Il regalo all’interno di queste uova è infatti ottenuto dal riciclo di bottigliette d’acqua, grazie alla stampante 3D di Disegno Colore e Interni, con poca energia e senza produrre scarto. Un piccolo gesto capace di sensibilizzare veicolando un messaggio sano, etico e sostenibile. “È un processo di riciclo e un messaggio di riuso all’interno dell’uovo di Pasqua, che invece di solito con il regalo comunica il principio consumistico dell’usa e getta – ha spiegato Stefano Giovacchini – Con Sandra abbiamo pensato di unire le nostre competenze per creare qualcosa di diverso”. Secondo la pasticcera Sandra Bianchi “la cosa bella è la sinergia: utilizzare cioccolato puro, di qualità eccezionale e abbinarlo a una sorpresa riciclata”. I prezzi delle uova vanno dai 28 euro in su, a seconda del tipo di cioccolata e della misura dell’uovo.

 

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Per chi non riesce proprio a fare a meno del luccichio delle uova tradizionali, nell’VIII municipio di Roma, zona Montagnola, c’è un’iniziativa che unisce solidarietà e riciclo: Refugee ScArt – L’arte dei rifugiati prende in consegna la plastica delle uova e la trasforma in oggetti nuovi. Refugee ScArt è un progetto umanitario della Fondazione Spiral Onlus nato nel 2011 con il patrocinio dell’UNHCR a sostegno dei rifugiati arrivati in Italia in cerca di protezione internazionale. In un laboratorio artigianale un gruppo di quindici rifugiati realizza oggetti fatti interamente con materiali di scarto. Il ricavato dei prodotti venduti serve per auto sostenersi ma talvolta viene donato. In sei anni l’arte dei Rifugiati ha trasformato ben quindici tonnellate di plastica di scarto romana in oggetti d’arte funzionale colorata e allegra. Si può quindi raccogliere l’involucro delle uova di Pasqua per far sì che diventi materia da riplasmare. L’invito ai romani è quindi quello di non buttare la plastica delle uova di Pasqua ma di portarla direttamente ai ragazzi di Refugee Scart oppure nei punti di raccolta che per ora hanno aderito: Gelateria dell’Eros – Via Fontanellato, 68; Bar a via Benedetto Croce, 53/55; Il Nuovo Speziale – Via Aristide Leonori, 89.

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