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Uomo e clima hanno influenzato l’estinzione dei Mammuth

L'uomo e il cambiamento climatico hanno influenzato la scomparsa della megafauna. La certezza arriva da uno studio pubblicato sulla rivista PNAS

(Rinnovabili.it) – Un gruppo di ricercatori britannici ha scoperto che l’attività umana e i cambiamenti climatici hanno portato all’estinzione di alcuni dei grandi animali che hanno abitato il Pianeta nel corso degli ultimi 100mila anni.

Lo studio, presentato nel giornale Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) ha messo in luce come la pressione esercitata sulla megafauna abbia influenzato lo sviluppo e la presenza dei grandi animali che abitano oggi la Terra. In particolare i ricercatori dell’Università di Cambridge (UK) hanno evidenziato che le estinzioni che hanno caratterizzato il tardo Quaternario, ovvero il periodo che dai 700mila anni fa arriva fino ad oggi, con particolare attenzione agli ultimi 100mila anni, arco di tempo durante il quale sarebbero scomparsi, in America del Nord e in Eurasia, i Mammuth e altri esemplari appartenenti alla megafauna. Nello stesso periodo le variazioni climatiche determinarono anche la scomparsa dei bradipi giganti e dei mastodonti nelle Americhe, del rinoceronte lanoso in Europa, dei canguri giganti e dei wombat in Australia e del moa in Nuova Zelanda.

Utilizzando i dati raccolti analizzando dei campioni di ghiaccio i ricercatori sono riusciti a raccogliere i dati relativi alla comparsa dell’uomo moderno in Africa su cinque diverse aree, conosciute come Nord America, Sud America, la maggior parte dell’Eurasia, Australia e Nuova Zelanda. Dalle indagini la certezza che sia le attività antropiche di queste popolazioni sia il cambiamento climatico abbiano influenzato i fenomeni che hanno portato all’estinzione di massa di alcune specie.

‘La nostra ricerca suggerisce che una combinazione di pressione antropica e cambiamenti climatici è stato in grado di causare l’estinzione di molti animali di grandi dimensioni in passato” ha specificato il co-autore Graham Prescott, dottorando presso l’Università di Cambridge. ‘Molti animali di grandi dimensioni, oggi sono minacciati sia dalla pressione venatoria che dai cambiamenti climatici, e rischiano l’estinzione se non si interverrà per risolvere questi problemi. E al contrario di quanto accadeva in passato, le persone oggi sono pienamente consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni e questo ci fa sperare in interventi di prevenzione che tutelino la fauna dalle future estinzioni, consapevolezza che però che aggraverà le cose se non prenderemo provvedimenti’.