(Rinnovabili.it) – Si parla di riciclo durante l’appuntamento di questa mattina con la trasmissione RAI UnoMattina, un argomento assolutamente attuale che ci coinvolge in prima persona, indispensabile per salvaguardare l’ambiente naturale e per assicurare una maggiore vivibilità alle nostre città. Parlare di riciclo significa prima di tutto parlare di raccolta differenziata, un tema inevitabilmente rivolto ai cittadini, i primi attori ad essere coinvolti nel processo di recupero: ma siamo davvero capaci di districarci tra le numerose tipologie di “rifiuti” che quotidianamente produciamo? Per meglio approfondire questo importante tema, è stato invitato in trasmissione il dottor Carlo Montalbetti responsabile di COMIECO – Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero degli imballaggi a base cellulosa – un consorzio che da quasi trent’anni si occupa dare seconda vita ad uno dei beni più preziosi e troppo spesso trascurati: la carta. Come affermato direttamente da Montalbetti, il tema odierno non è più legato al problema della deforestazione, divenuto un procedimento industriale a tutti gli effetti e che prevede per ogni albero abbattuto la piantumazione di tre nuovi alberi, con un paradossale incremento della superficie forestale, ma oggi la vera fonte per la salvaguardia ambientale è il riciclo. Ogni anno solo in Italia vengono consumate quasi 9 tonnellate di prodotti da cellulosa, principalmente dovute agli imballaggi dei prodotti che consumiamo, un dato che fa immediatamente percepire l’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata, imparando prima di tutto a distinguere tra ciò che è riciclabile e ciò che non lo è. Per aiutare i cittadini in questo importante compito, la stessa Comieco si è messa a disposizione delle Amministrazioni comunali facendosi promotrice di numerose iniziative per diffondere una coscienza critica e l’avvio di buone pratiche per il riciclo.
“Un tema indispensabile per la salvaguardia dell’ambiente”, prosegue Mauro Spagnolo, direttore di Rinnovabili.it e consueto ospite della trasmissione RAI, “è importante ricordare che il 95% della carta può avere numerose altre vite, un’opportunità ambientale ed economica straordinaria”.
In quanto direttore di un quotidiano ed esperto di efficienza energetica, Mauro Spagnolo, ricorda che il passaggio fondamentale per diffondere capillarmente la conoscenza e l’applicazione del riciclo, è la comunicazione. “Da questo punto di vista la normativa europea assume un ruolo molto importante, aiutandoci a definire le proporzioni per il riciclaggio e, soprattutto aiutandoci attraverso la codificazione grafica, a distinguere cosa e come riciclare”.
Come la carta ha la possibilità di essere riciclata numerose volte dopo il suo primo utilizzo, così anche il vetro potrebbe essere considerato un materiale ‘immortale’. “Da sempre il vetro si recupera in un ciclo chiuso per la produzione di contenitori – afferma Massimiliano Avella, responsabile COREVE, Consorzio Recupero Vetro – ma non tutto è riciclabile e bisogna prestare attenzione: il bicchiere di cristallo ad esempio, anche se viene assimilato al vetro, in realtà non può essere riciclato, ma addirittura può rivelarsi nocivo per l’intero ciclo di recupero in quanto contiene del piombo. Lo stesso problema si può avere con le vetroceramiche, le pirofile da forno, che appartengono a tutti gli effetti alle ceramiche e di conseguenza non possono essere riciclate assieme al vetro”.
La raccolta differenziata oggi in Italia ha raggiunto la percentuale media del 31%, un dato in crescita ma ancora troppo basso per il numero di risorse sprecate; ma nel panorama nazionale esistono anche esempi concreti di Comuni virtuosi che hanno saputo investire su questo tema, traendone importanti benefici ambientali, qualitativi ed economici.
E’ il caso di Ponte delle Alpi, una cittadina in provincia di Belluno, presa quale esempio durante la trasmissione UnoMattina, e che è riuscita a portare i propri livelli di raccolta differenziata fino all’85%. Nonostante gli eccellenti risultati raggiunti, il comune bellunese, si è trovato recentemente ostacolato nel proseguire la sua strada green, esclusivamente a causa del recente decreto “Crescitalia“. I risultati record raggiunti dal comune di Ponte delle Alpi, hanno inzio nel 2007, quando la giunta decise di affidare la completa gestione del servizio di raccolta e riciclo, ad una società pubblica, di esclusiva proprietà del comune. Questa decisione si rivelò vincente: la raccolta differenziata porta a porta ha raggiunto in breve il 90% di copertura, contro il 30% della media nazionale, riducendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche ed abbattendo il costo che grava sulle tasche dei cittadini di quasi 100 euro (passando da 240€ della media nazionale a 160€ a famiglia).
Come illustrato in trasmissione dall’Assessore all’ambiente di Ponte delle Alpi, Ezio Orzes, il decreto Crescitalia porterebbe all’immediata chiusura delle società di gestione pubbliche (anche di quelle virtuose) per bandire nuove gare d’appalto rivolte esclusivamente ad interlocutori privati.
“Questi esempi virtuosi dovrebbero essere presi ad esempio – prosegue l’Assessore – siamo coscienti che in Italia non tutte le società pubbliche funzionano allo stesso modo, per questo chiediamo al Governo di fare una distinzione tra ciò che è positivo e ciò che non lo è”.
Il tema del riciclo si estende dunque a tutto campo ed in quanto tale non può essere sottovalutato, sia per la salvaguardia ambientale, sia per il risparmio energetico. Le risorse che abbiamo a disposizione sono limitate, ma quasi tutto può essere trasformato e riutilizzato, per diminuire il nostro impatto sull’ambiente.