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Università di Udine nel programma Ford sui nuovi catalizzatori

Università di Udine nel programma Ford sui nuovi catalizzatori(Rinnovabili.it) – Mettere a punto catalizzatori di nuova generazione per il trattamento dei gas di scarico capaci di incrementare l’efficienza dei veicoli alimentati a gas naturale compresso. Questo l’obiettivo che ha di fronte a sé il Dipartimento di Fisica, Chimica e Ambiente dell’Università di Udine, selezionata dalla Ford per prendere parte all’University Research Program (URP). Si tratta di un programma di finanziamento che consente ad atenei di tutto il mondo (i cui progetti di ricerca si distinguano per innovazione) di accedere a contributi a sostegno delle proprie attività.

In questo contesto l’Università di Udine, che rientra tra la 20 di atenei selezionati dall’Ovale Blu, lavorerà ad un progetto di ricerca di durata triennale dedicato all’identificazione di soluzioni innovative per catalizzatori di nuova generazione. Grazie all’erogazione di un fondo da 40.000 dollari l’anno, per un totale di 120.000 dollari, gli scienziati italiani si dedicheranno alla sperimentazione di nuove combinazioni di metalli nobili per migliorare l’efficienza dei catalizzatori a freddo, incrementarne la resistenza alle temperature più elevate e garantire la migliore elasticità di funzionamento nel passaggio continuo attraverso i diversi cicli e le differenti fasi della combustione.

 

L’obiettivo della ricerca è la realizzazione di nuovi catalizzatori a tre vie per futuri veicoli alimentati a gas naturale compresso in grado di ridurre sia le emissioni inquinanti che i consumi, incrementando contemporaneamente anche le prestazioni. “La cosa che più ci preme sottolineare – spiegano i ricercatori sul Qui.uniud.it, l’e-magazine dell’ateneo –, oltre alla soddisfazione per aver ottenuto questo riconoscimento, è che una multinazionale come la Ford riconosca l’importanza della ricerca fondamentale svolta all’Università di Udine, stanziando fondi appositamente destinati. È un fatto di enorme rilevanza che evidenzia come le grandi industrie abbiano ben chiaro il ruolo chiave della ricerca di base, intesa come supporto imprescindibile alla ricerca applicata e allo sviluppo tecnologico”. La Ford provvederà annualmente a verificare attività e risultati ottenuti dai beneficiari del finanziamento per la prosecuzione della ricerca, a garanzia della qualità e della corretta destinazione dei fondi. in questi anni la volontà della multinazionale di collaborare con il mondo accademico e gli altri attori del settore tecnologico ha portato alla formazione di alleanze strategiche formali con leader del scomparto ricerca e innovazione, come il MIT, l’Università del Michigan e la Northwestern.

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