(Rinnovabili.it) – Dopo anni di contaminazione nelle mani dell’industria pesante, la Moldava, il fiume più lungo della Repubblica Ceca, sta vivendo una sorta di rinascita sociale ed ambientale, riguadagnando lentamente il suo patrimonio naturale. Per accelerare la riconversione verde, una coppia di architetti di Praga, Ondrej Lipensky e Andrea Kubna, hanno deciso di elaborare un’originale proposta progettuale che potrebbe permettere di ripristinare lo stato di salute delle acque del Vltava creando al contempo un nuovo spazio ricreativo per gli abitanti della Città d’Oro.
L’idea è quella di realizzare una sorta di oasi galleggiante circolare che ospiti al suo interno una piscina nei mesi più caldi ed una pista per il pattinaggio in quelli più freddi; 900 m2 per oltre un metro e mezzo di profondità e una capacità massima di 300 persone, la piscina è stata pensata per sfruttare le stesse acque del fiume filtrate attraverso un sistema di membrane tessili poste sul fondo della struttura, in grado di eliminare odori, batteri e contaminanti. Il filtro fornirebbe acqua pulita agli ospiti della piscina e potrebbe anche contribuire a migliorare la qualità del canale stesso. L’oasi è stata disegnata per offrire nei mesi estivi anche una serie di servizi aggiuntivi come la sauna, le docce e gli spogliatoi, rigorosamente riscaldati sfruttando l’ambiente naturale e le condizioni climatiche.
Non mancano di certo i precedenti al progetto ceco. Prima ancora della +Pool newyorkese pensata per l’East River a Brooklyn, aveva fatto parlar di sé la famosa Piscine Josephine Baker realizzata nel 2006 su delle chiatte lungo la Senna e dotata anch’essa di sistemi di filtraggio simili a quelli previsti nel progetto Lipensky-Kubna.