Il progetto misura l’Antropentropia dei comuni italiani; tutti possono collaborare per misurare l’impatto dell’uomo sull’ambiente
Il progetto per ora coinvolge 5 regioni – Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna – più la Provincia autonoma di Trento, enti locali che ad oggi hanno gratuitamente messo a disposizione i dati dell’antropentropia, ovvero della quantità di territorio occupato da cose create dall’uomo in rapporto con la sua superficie totale. Le informazioni serviranno a realizzare una mappa, secondo le specifiche del progetto europeo Corine Land Cover.
“La loro rielaborazione – a cura di Antonio di Gennaro, esperto di bonifica di siti contaminati e collaboratore dell’Agenzia regionale di protezione ambientale del Lazio – produce mappe grafiche che consentono di vedere a colpo d’occhio il livello di antropizzazione di una zona”, spiega una nota stampa del progetto. I colori delle mappe vanno infatti dal verde (buona situazione), al giallo (pericolo), fino al viola (problemi gravi per l’ambente) e al nero (degrado ormai irrecuperabile) ed in base a queste specifiche gli utenti sono chiamati a dare una mano, mappando il proprio territorio dove abitano.