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UK: le scorie nucleari potrebbero finire nei parchi nazionali

Nella lettera aperta al ministro per l’energia nucleare, 19 associazioni ambientaliste britanniche esortano i ministri a non considerare i parchi nazionali come possibili siti dove seppellire e stoccare rifiuti nucleari

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Lake District National Park individuato come possibile sito per lo stoccaggio di scorie nucleari

 

(Rinnovabili.it) – Una cordata per dire no a depositi di scorie nucleari sotto ai parchi nazionali. Succede nel Regno Unito dove, a causa di forti timori che vedrebbero il Lake District National Park come possibile sito per lo stoccaggio nucleare, un gruppo di 19 associazioni ambientaliste e di conservazione e protezione della natura avrebbero sottoscritto una lettera aperta al ministro per l’energia nucleare britannico, Richard Harrington in cui esortano i ministri a non considerare i parchi nazionali come possibili siti dove seppellire e stoccare rifiuti nucleari.

 

Il parco nazionale del Lake District, infatti, è visto come una potenziale ubicazione per il deposito sotterraneo di scorie, data anche la sua vicinanza a Sellafield, sito nucleare britannico nella Contea di Cumbria dove è attualmente conservata la maggior parte delle scorie nucleari del Regno Unito. Ma secondo il gruppo di associazioni, mettere una discarica nucleare sotto un parco nazionale significherebbe minacciare oltre che la natura anche i 6 miliardi di sterline spesi da milioni di visitatori. “Riconosciamo che lo smaltimento sicuro delle scorie nucleari è una delle sfide chiave che la nostra società attualmente sta affrontando – scrivono le associazioni nella lettera aperta – ma il problema non dovrebbe essere usato come scusa per mettere a rischio l’enorme varietà di benefici che queste aree offrono alla società, all’ambiente e all’economia”.

 

L’eventuale manovra sarebbe, tra l’altro, incoerente con il piano ambientale lanciato dal Primo Ministro britannico proprio a gennaio. Eppure il Dipartimento Governativo Business, Energy and Industrial Strategy (BEIS) in un rapporto sulla pianificazione per le nuove infrastrutture di smaltimento nucleare avrebbe concluso che i paesaggi designati non sono da escludere come possibili luoghi per lo stoccaggio di scorie nucleari, mettendo di fatto a rischio i parchi nazionali. Alla domanda se intendesse escludere i parchi nazionali come possibili luoghi per un impianto di smaltimento geologico di rifiuti nucleari, Harrington avrebbe dichiarato: “Non sto dicendo che dovremmo averli nei parchi nazionali, ma che sarebbe molto sbagliato escluderli al momento dal processo decisionale”.

 

Per il Direttore esecutivo del GDF Watch, Roy Payne, la possibilità che un deposito di scorie nucleari venga costruito sotto un parco è vicina allo zero, dato che sono le comunità locali ad avere l’ultima parola. Inoltre, a tranquillizzare gli animi ci sarebbe anche la dichiarazione di un portavoce del BEIS, che avrebbe dichiarato che la legislazione vigente stabilisce che operazioni simili nei parchi nazionali, oltre ad essere appropriate e proporzionate, possano procedere solo in circostanze eccezionali.