Emissioni in calo in Inghilterra, Galles e Scozia. Il biennio 2008/2009 ha fatto registrare ottimi risultati in 402 delle 406 amministrazioni locali
(Rinnovabili.it) – Grazie all’impegno delle autorità locali le emissioni del Regno Unito tra il 2008 e il 2009 hanno fatto registrare un forte calo. Lo hanno reso noto dal governo a seguito dell’elaborazione di nuove statistiche pubblicate venerdì dal Dipartimento britannico dell’Energia e del Cambiamento Climatico (DECC). I dati evidenziano infatti un calo delle emissioni in 402 delle 406 amministrazioni di Inghilterra, Scozia e Galles facendo riferimento a quanto emesso anche dal settore trasporti e da quello industriale, con inquinamento domestico in calo in tutte le aree, che in totale rappresentano l‘80% delle emissioni dei 3 paesi.
In media – anche se le variazioni locali risultano ampie – il settore industriale e commerciale sono stati responsabili delle emissioni per il 43% del totale, il settore domestico per il 30% e il trasporto stradale per il 27%. Negli ultimi cinque anni (tra il 2005 e il 2009), dicono le statistiche, le emissioni sono scese in media del 12,2%, con una riduzione nel settore industriale e commerciale del 15,8%, il settore domestico in calo dell’11,7% e il trasporto stradale a -7,5%. Il successo però è da attribuire anche alle emissioni pro capite di tutta l’Inghilterra, Scozia e Galles con una media che evidenzia un -15%.
Nonostante i risultati positivi il gruppo ambientalista Friends of the Earth ha voluto mettere in guardia sottolineando come la gran parte del merito in fatto di calo delle percentuali di inquinanti sia da attribuire alla crisi economica e al conseguente calo della produzione industriale. A tal proposito l’attivista Liz Hutchins ha avvertito che in caso di ripresa economica le percentuali degli inquinanti potrebbero tornare a crescere.