Attraverso la strategia MSFD l'Ue sta cercando di creare un ponte informativo tra politica e scienza per la salute dei mari
(Rinnovabili.it) – La Direttiva quadro Ue sulla Strategia Marina (Marina Marine Strategy Framework Directive-MSFD) è stata adottata nel 2008 per ripristinare un buono stato di salute, più precisamente un ‘Good Environmental Status’ (GES) da raggiungere entro il 2020 a carico delle acque marine europee.
Nonostante siano passati 6 anni gli indicatori ambientali non rivelano una situazione positiva: l’88% degli stock ittici appare infatti in pericolo sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero. Al pari gli Stati dimostrano ancora una carenza a livello informativo che limita il miglioramento delle condizioni di salute degli ambienti marini. Per questo motivo è stato lanciato il progetto STAGES (‘Science and Technology Advancing Governance on good Environmental Status’) che sta lavorando per migliorare la base di conoscenze scientifiche collegata al settore per sostenere l’attuazione del MSFD.
L’iniziativa sta cercando inoltre di creare un ponte che contribuisca a colmare il divario tra scienza e politica all’interno della strategia marina in Europa. Grazie a questa fase saranno messe a disposizione tutte le informazioni relative alle condizioni ambientali in modo da creare un database il più completo possibile. Lanciata nel 2012 l’iniziativa ha già provveduto ad una prima fase di consultazione dei soggetti che coinvolge 113 rappresentanti del mondo scientifico, industriale, la società civile, le ONG e le autorità nazionali competenti del MSFD i cui risultati sono stati resi pubblici durante un seminario svoltosi ad inizio anno.
“Finora, STAGES ha avuto successo nello sviluppo di importanti uscite in termini di raccolta e sintesi delle conoscenze esistenti e individuazione delle lacune e delle necessità di ulteriori ricerche. Questo workshop è stato un’occasione unica per ottenere un feedback dai soggetti interessati chiave del MSFD su come sviluppare un efficiente e sostenibile MSFD Science Policy Interface che faccia da ponte tra la scienza e la politica” ha dichiarato la coordinatrice del progetto, Marisa Fernánde.